HomeCulturaLa Rimini del XV Secolo nel libro di Oreste Delucca. Sabato in Cineteca

Per la rassegna Libri da queste parti della Biblioteca Gambalunga. 1.400 pagine per una indagine analitica sulla Rimini di quel secolo


La Rimini del XV Secolo nel libro di Oreste Delucca. Sabato in Cineteca


17 Maggio 2024 / Redazione

L’appuntamento di sabato 18 maggio alle ore 17 nella Sala della Cineteca con l’edizione speciale per il Maggio dei Libri della rassegna di Libri da queste parti ci conduce nella Rimini del XV secolo, una città ancora pre-industriale di circa 10.000 abitanti. Oreste Delucca, in dialogo con il medievista Carlo Dolcini, presenta la sua nuova opera Mestieri e botteghe riminesi del Quattrocento (Panozzo 2024) in cui riesce a donare anima agli archivi cittadini, riconnettendo i dati raccolti in un gradevolissimo racconto e ricostruendo in maniera analitica il quadro socio-economico cittadino. Il risultato è uno straordinario affresco dell’operosa realtà riminese dell’epoca e, allo stesso tempo, un’opera imprescindibile per qualunque studio successivo sulla Romagna del XV secolo.

Camangiarola, barbiere, architetto, banchiere e barattiere sono solo alcuni dei duecentouno mestieri identificati da Oreste Delucca nella sua nuova opera Mestieri e botteghe riminesi del Quattrocento, dove conduce un’indagine analitica sulla Rimini di quel secolo mai realizzata prima, mettendo a frutto la miriade di dati raccolti in oltre cinquanta anni di spoglio sistematico degli archivi riminesi. L’assemblaggio di numerosissime informazioni ha permesso di ricostruire in maniera organica il quadro della vita sociale, economica e produttiva della città.

L’opera, che consta di due volumi per un totale di oltre 1.400 pagine precedute da un’interessante presentazione di Chiara Frugoni, studiosa e storica assai nota purtroppo recentemente scomparsa, ha come focus la costruzione di una anagrafe degli artigiani, mercanti, professionisti e pubblici funzionari documentati in città nel corso del XV secolo; un’anagrafe ricca di oltre 5.000 unità, integralmente riportata nel primo volume, che contiene anche l’indicazione delle fonti archivistiche riferite ai singoli soggetti, per un totale di circa 23.000 segnalazioni.

Nel Quattrocento, Rimini appartiene al novero delle città centro-settentrionali italiane di media grandezza, raggiungendo quasi i 10.000 abitanti. Il suo perimetro difensivo include ventidue contrade cui si sommano i quattro borghi maggiori. È circondata da una fascia di territori suburbani più intensamente coltivati, oltre i quali si estende il contado a destinazione prevalentemente cerealicola. In città, nel quindicesimo secolo, i settori dell’artigianato e del commercio si occupano essenzialmente della lavorazione e della commercializzazione delle materie prime derivanti dall’agricoltura, che risulta il vero motore economico della società; purtuttavia la presenza del porto garantisce una certa vivacità dei traffici e del movimento di persone.

Delucca approfondisce inoltre anche il sistema fiscale vigente; la tenuta dei libri contabili e il loro valore giuridico; la presenza e ruolo delle donne nelle varie professioni artigiane e mercantili. Tra le elaborazioni effettuate, di particolare interesse è risultata anche l’analisi statistica relativa ai soggetti provenienti dall’esterno, che ha permesso di ricostruire i cospicui flussi migratori in entrata, spesso legati a circostanze politiche o a tradizioni professionali. A emergere, di continuo, l’importanza e il ruolo della bottega, cuore della città medievale ed elemento-simbolo attraverso cui l’uomo nuovo ha riconquistato dignità e valore. Sarà lo storico medievalista Carlo Dolcini a presentare l’opera edita da Panozzo, insieme all’autore, sabato 18 maggio alle ore 17 presso la sala della Cineteca.

Oreste Delucca, riminese, è impegnato da oltre quarant’anni nella ricerca delle fonti d’archivio per documentare i segni della storia della sua città e del territorio circostante: l’ambiente, l’economia, l’urbanistica, l’arte e le strutture sociali, con particolare riferimento ai secoli del tardo Medioevo, della Signoria Malatestiana e del Rinascimento. Ha pubblicato oltre 40 volumi monografici e saggi in riviste specializzate e opere collettive. È membro della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna, della Società di Studi Romagnoli e della Società di Studi Storici per il Montefeltro. Nel 2013 il Comune di Rimini lo ha insignito del Sigismondo d’Oro per meriti culturali. Negli ultimi anni ha pubblicato, tra gli altri: Monete pesi e misure a Rimini nel Medioevo (Luisè 2022); Madre acqua : Rimini fra passato ambiente e futuro (Amir 2023), Pirati e corsari nel mare di Romagna con Eraldo Baldini, Giancarlo Cerasoli e Davide Gnola (Il ponte vecchio 2023)

Carlo Dolcini ha insegnato nelle Università di Udine e Bologna come Professore Ordinario di Storia della Filosofia del Medioevo. Attualmente si occupa sia di studi sul Medioevo che di storia dell’automobile.

Ingresso libero.

Sarà presente un punto vendita dei libri, con firmacopie al termine della presentazione.

 

Info:

0541 704488

gambalunghiana@comune.rimini.it

 

PROSSIMI APPUNTAMENTI

martedì 21 maggio, Biblioteca Gambalunga, Sala della Cineteca, ore 17

Antonio Castronuovo

Il male dei fiori. Baudelaire a processo, Rubbettino Editore, 2023

in dialogo con Piero Meldini

mercoledì 22 maggio, Biblioteca Gambalunga, Sala des Vergers, ore 17

Alfredo Sansone

Amicizia ed erudizione. Il carteggio scientifico tra Bartolomeo Borghesi e Luigi Nardi (1802-1837)

Bookstones, 2024

in dialogo con Paola Delbianco

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