Home___primopianoTenta di abusare della figlia minore della compagna, condannato a Rimini

Un 30enne è stato condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione: dovrà risarcire la vittima di diecimila euro


Tenta di abusare della figlia minore della compagna, condannato a Rimini


28 Maggio 2024 / Redazione

 

Un 30enne originario del Sudamerica è stato condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione per il reato di tentata violenza sessuale, ai danni della figlia 13enne, anche lei sudamericana, dell’ex marito della compagna. Tutto è accaduto a Rimini nel febbraio del 2020. Era il 18 del mese quando di fatto a salvare la ragazzina, oggi 17enne fu una chiamata dell’insegnante del doposcuola da lei frequentato al padre. La donna era preoccupata per l’assenza della giovane, preoccupazione che si sommò a quella del padre, un volta informato, che l’aveva appena accompagnata nell’edificio in cui la docente la aspettava. Già sospettoso, forse, dei pericoli corsi dalla figlia, l’uomo si era subito presentato nel residence in cui soggiornava il compagno dell’ex moglie, che però aveva negato la presenza della figlia quel giorno nella struttura.

Non fidandosi delle sue dichiarazioni il padre aveva continuato a cercare la figlia rintracciandola poco distante. Lei aveva ammesso di non essere andata a lezione per vedersi con un uomo. È stato dopo aver scandagliato il cellulare della ragazzina con la scoperta di chat in cui il compagno dell’ex moglie la invitava ad appartarsi con lui nel residence scrivendo anche frasi a contenuto sessuale che il padre e la sua nuova moglie hanno capito che il pericolo corso dalla ragazzina era quello sospettato. Immediata la denuncia alla Polizia e subito dopo la visita in Pronto soccorso grazie al codice rosso: i medici hanno scongiurato che la ragazzina avesse subito violenze.

A coordinare le indagini è stato il pm Davide Ercolani. L’imputato è stato difeso dalla legale Sonia Giulianelli, mentre la ragazzina difesa dall’avvocata Linda Andreani, si è costituita parte civile e in Tribunale ha ottenuto un risarcimento – che dovrà essere versato dal 30enne – di 10 mila euro.