Rimini: sabato in Biblioteca la mostra “ESPLORARE FUORI E DENTRO”
6 Giugno 2024 / Redazione
Sabato 8 giugno, alle 10, presso la Biblioteca Civica Gambalunga di Rimini, inaugurazione della mostra fotografica “ESPLORARE FUORI E DENTRO”, curata da Chiara Medici, con soggetti fotografici delle bambine e bambini del Circolo Didattico N.6.
La mostra è la conclusione del progetto “Il mondo in una scuola, una scuola per il mondo”, finanziato dalla Generas Foundation attraverso il bando “Alleanza Educativa”, presentato dall’associazione EduAction APS in partnership con Ippogrifo APS ASD, il Circolo Didattico N.6, il Comune di Rimini e Ci.Vi.Vo.
IL PROGETTO
Da dentro a fuori, da fuori a dentro. Conoscere il proprio territorio circostante e valorizzarlo attraverso azioni concertate dalle e con le scuole, in modo che esse stesse rappresentino un cuore pulsante di comunità e il fulcro di questa valorizzazione e rigenerazione sia urbana che del tessuto sociale. Un’azione che coniuga l’esperienzialità con la cura dell’ambiente e degli spazi comuni, creando preziose occasioni di prossimità e di costruzione di comunità. La cultura e l’arte si fondono e portano il fruitore verso un viaggio, un’esplorazione con gli occhi delle bambine e dei bambini. Il progetto ha visto lo svolgersi di incontri con gli insegnanti, uscite di classe per esplorare e conoscere il territorio intorno alle scuole, giornate studio con i genitori e, ora, la fase conclusiva con la mostra.
LA CURATELA
Con questo progetto, inizialmente, l’invito ai bambini e alle bambine è stato di portare la loro attenzione sul “fuori” che li circonda nel quotidiano: il quartiere, il parco, il giardino della scuola. Per questa esplorazione, sono state messe a loro disposizione delle macchine fotografiche digitali estremamente semplici, in modo da non avere differenze nei risultati dovute alle diverse capacità di utilizzo. I bambini e le bambine sono stati lasciati liberi di usare questo strumento a loro piacere per registrare tutto ciò che richiamasse la loro attenzione.
Le fotografie prodotte sono state poi selezionate e reinterpretate come se rappresentassero un insieme di domande, di riflessioni, stimolate dall’osservazione di ciò che ci circonda. L’ambiente, il paesaggio, la visione quotidiana diventano “attivatori” di pensiero, di possibili dialoghi tra e con gli stessi bambini e bambine che hanno scattato le immagini.
Prendendo spunto dal libro di Antje Damm, “Fammi una domanda”, l’esplorazione del territorio diventa così uno strumento non solo per conoscere il fuori, ma ancor di più per mettere in moto una conversazione che conduce ad esplorare il “dentro”.