Home___primopianoTraffico sostanze dopanti Rimini – San Marino, l’inchiesta sul tavolo della Procura nazionale

Tra i «clienti» dell'organizzazione sarebbero stati identificati anche due atleti iscritti a federazioni sportive riconosciute dal Coni.


Traffico sostanze dopanti Rimini – San Marino, l’inchiesta sul tavolo della Procura nazionale


10 Giugno 2024 / Redazione

Arriva alla Procura nazionale anti doping l’indagine del Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica di Rimini, Davide Ercolani.

L’operazione dei Nas ad inizio maggio aveva portato all’applicazione di 11 misure cautelari e all’arresto di una coppia nella repubblica di San Marino. Tra i «clienti» dell’organizzazione che secondo l’ordinanza del gip del Tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, farebbe base sul Titano, sarebbero stati identificati anche due atleti iscritti a federazioni sportive riconosciute dal Coni.

Si tratterebbe di un’atleta donna iscritta alla Figc in quanto giocatrice di calcio a 5 femminile e di un atleta uomo iscritto alla Fita (Federazione Italiana Taekwondo). Identificati e denunciati anche numerosi personaggi attivi nel mondo del body building, alcuni iscritti alla Ifbb (International Federation of Body Building & Fitness) attivi nell’assunzione prolungata di sostanze dopanti per le preparazioni alle gare. Tutti i soggetti atleti professionisti per cui è prevista una normativa anti doping verranno quindi segnalati alla Procura Nazionale Antidoping, la struttura inquirente di Nado l’organizzazione Nazionale Antidoping che ha la responsabilità esclusiva in materia di adozione delle norme sportive in conformità al Codice Mondiale Antidoping.

(Ansa)