Innanzitutto, ringrazio la psicologa e psicoterapeutica Camilla Vicini per il sostegno a questo articolo.
La zona di comfort in psicologia è una dimensione in cui una persona si sente al sicuro, uno schema mentale dove non c’è alcun rischio e si sente protetta da ansia e paura, e porta ad una vita tutta uguale, stessa routine, stesse cose da fare, anche se nasconde delle insidie, un esempio lampante: un lavoro che non piace.
La zona di comfort è anche, purtroppo, un modo per non crescere, per non realizzare i propri sogni e desideri, magari lasciati nel ‘cassetto’ per cause di forza maggiore.
Secondo gli psicologi non è facile uscire dalla zona di comfort, bisogna farlo in modo graduale e spesso con l’aiuto di uno specialista.
Nella zona di comfort, purtroppo ci portiamo anche il nostro cane: quando scegliamo in base alla moda, perché magari quel tipo di cane sembra essere per tutti (nessuna razza lo è) o ci aspettiamo che il cane appena entrato in casa si comporti secondo i nostri criteri, imponendogli di adattarsi a noi e al nostro stile di vita; con la conseguenza che vengono ignorati i suoi bisogni e le sue necessità, portandolo a manifestare comportamenti inappropriati.
Prendere un cane significa, in parole povere, farci stravolgere la vita da lui sotto molti punti di vista e uscire dalla zona di comfort.
Qual è allora il modo migliore di accogliere un cane?
Chiedersi innanzitutto se si ha voglia di farsi stravolgere la vita da lui, e se si ha voglia di uscire dalla propria zona di comfort, insomma farsi un’analisi.
Se si sceglie di prendere un cane da un canile non fossilizzarsi su una razza o su un tipo di cane ma lasciarsi consigliare dagli operatori della struttura che spesso sono anche degli educatori, e guardarsi attorno, pronti ad accogliere qualsiasi cane, anche quello che non ci si è mai aspettati di prendere.
Se, invece vogliano prendere il cane altrove, ad esempio in un allevamento (che sia certificato Enci e altri enti proposti) è meglio prima parlare con un educatore cinofilo per farsi consigliare qualche cane è più adatto allo stile di vita che si conduce, e seguire le sue indicazioni senza paura di metterci in gioco e uscire dalla zona di comfort.
Un cane ha il potere di arricchirci la vita, di sorprenderci ogni giorno, ogni giorno con un cane a fianco non è mai uguale all’altro.
Ma come ho detto per accettare tutto questo bisogna prima farsi qualche domanda.
Se non si esce dalla zona di comfort non si potrà mai scoprire cosa di bello può offrire la vita, magari un cane non atteso, che te la arricchisce con il suo essere.
Giovanna Foschi
Autrice – Giornalista – Educatrice Cinofila