Coppia morta nel Po, Del Re poco prima della tragedia era stato dai genitori – VIDEO
6 Luglio 2024 / Redazione
Seguendo l’ipotesi dell’omicidio suicidio, senza che però ad ora sia stata individuata una prova decisiva a suffragare la teoria investigativa più accreditata, i carabinieri continuano a indagare a ritmo serrato sulle ultime ore di vita di Stefano Del Re, 55 anni compiuti mercoledì scorso, e Lorena Vezzosi, 53, i coniugi separati, originari del Cremonese ma residenti da alcuni anni a Santarcangelo di Romagna, trovati morti nella loro auto finita nel fiume Po giovedì notte a Casalmaggiore.
Ad emergere, proprio questa mattina, un dettaglio che potrebbe anche rivelarsi significativo: giovedì sera, intorno alle 20, Del Re ha fatto visita ai genitori.
Sarebbe stato – secondo quanto si è appreso – un saluto rapido: pochi minuti per due chiacchiere e per annunciare al padre e alla madre che stava andando a cena con l’ex compagna.
In casa il 55enne sarebbe entrato solo. Dov’era Lorena? In auto ad attenderlo o, invece, in macchina già morta? E cosa è accaduto prima e dopo? Domande a cui i militari dell’Arma cremonesi, in collaborazione con quelli romagnoli che hanno posto sotto sequestro l’abitazione della coppia nel riminese, stanno provocando a dare risposta, anche raccogliendo una serie di testimonianze, a partire ovviamente da quelle già acquisite dei Del Re.
In passato una brutta vicenda aveva scombussolato l’esistenza di Stefano Del Re. Nel 2016, quando lavorava alla casa di riposo
Grassi di Viadana, l’infermiere era stato denunciato da una collega, una ausiliaria di nazionalità straniera, per presunti abusi sessuali ai danni di una 94enne ospite della struttura. Un’accusa che due anni dopo fu totalmente cancellata dal Tribunale di Mantova che lo aveva assolto con formula piena.
«Sono sceso all’inferno e sono tornato – aveva dichiarato Del Re a `La Provincia di Cremona´ – soffrendo pene che non auguro
veramente a nessuno. Una storia che non potrò mai dimenticare fin dal momento in cui mi stavo recando al lavoro per il mio
turno quando sono stato bloccato dai carabinieri appena sotto casa». Un anno e mezzo di calvario, fino all’assoluzione.
«Ho più volte fatto presente alle ausiliarie e ai colleghi le varie mancanze e poi, vedendo che certi comportamenti continuavano, – aveva raccontato Del Re, cercando di spiegare cosa aveva portato alla denuncia – ne ho parlato con la caposala e la dirigenza
della struttura. Questo deve avermi attirato delle antipatie. Mai vista tanta cattiveria».
Della vicenda aveva scritto anche la moglie su Facebook, dove aveva postato alcuni articoli di giornali che parlavano dell’assoluzione del marito. «Tutti sono bravi a calunniare, ma pochi riconoscono la bontà» scriveva Lorena Vezzosi nell’april 2018, aggiungendo «giustizia è fatta, ora si ricomincia a vivere!».
(ANSA)
Il video della tragedia ripreso dalla telecamera di sorveglianza sul Po: