Bimbo morì in incidente, genitori condannati per omicidio stradale
10 Luglio 2024 / Redazione
La vita della famiglia del piccolo Amir, di soli 2 anni, è stata sconvolta dalla tragica perdita del bambino in un incidente stradale avvenuto la mattina del 19 marzo 2019 lungo via Coriano, a Rimini. Ieri i coniugi marocchini, genitori del bambino, sono stati condannati a 10 mesi e 20 giorni ciascuno per omicidio stradale, con pena sospesa. La stessa sorte è toccata alla 26enne di Riccione, responsabile dell’incidente, che ha ricevuto una condanna a un anno e 4 mesi di reclusione, anch’essa con pena sospesa.
La Dinamica dell’IncidenteSecondo l’ccusa il seggiolin non era fissato correttamete
Il tragico incidente è avvenuto all’altezza del ristorante “Il Quartino”, in un tratto di strada critico, all’incrocio con via Pradella, già noto per gravi incidenti in passato. La Fiat Punto guidata dalla giovane riccionese ha invaso la corsia opposta, impattando frontalmente contro la Volkswagen Golf condotta dal padre di Amir, un 48enne marocchino. La polizia locale ha ricostruito che la 26enne ha perso il controllo della sua vettura affrontando una curva con asfalto viscido, viaggiando a una velocità compresa tra i 10 e i 20 km/h oltre il limite consentito di 50 km/h. Le analisi del sangue hanno escluso la presenza di alcol e droghe nel corpo della ragazza, e una perizia tecnica ha confermato che non stava utilizzando il cellulare al momento dello schianto.
La Condanna dei genitori
La condanna dei genitori di Amir deriva dalla presunta mancata corretta installazione del seggiolino del bambino, secondo la ricostruzione della procura. Tuttavia, i coniugi hanno sempre contestato questa versione, sostenendo che la mancata protezione fosse dovuta all’età dell’auto e del dispositivo di sicurezza, che non disponevano dei moderni meccanismi di sicurezza. Fin dai primi rilievi della polizia locale, erano emersi dubbi sulla corretta installazione del seggiolino e sulla sua adeguatezza.
Gli avvocati delle parti coinvolte hanno annunciato l’intenzione di presentare ricorso in Appello. Piergiorgio Tiraferri difende la 26enne, mentre Maria Rivieccio rappresenta i genitori di Amir.