Cecchetto: “La Notte Rosa è già cambiata, dobbiamo diventare la Dance Valley del mondo”
10 Luglio 2024 / Stefano Cicchetti
“Ma a Riccione l’opposizione lo sa che la Notte Rosa non è su 8 chilometri di costa e ma su 110?”. Claudio Cecchetto ribatte così alle voci critiche contro il capodanno dell’estate, il primo dopo 18 anni con la sua direzione artistica. Edizione della quale si ritiene del tutto soddisfatto: “La Notte Rosa non c’è già più, ora abbiamo Weekend Dance. E ho già in mente come rilanciarla ancora più forte l’anno prossimo. Il format era maturo? Lo abbiamo cambiato e questo è il nuovo inizio”.
E il sondaggio di Federalberghi Riccione per abolire l’evento? “Io a Riccione ci vivo e sono residente da parecchio tempo. Mi ricordo molto bene cosa fu piazzale Roma tre anni fa. Alle 11 di sera non c’era già più nessuno se non delle brutte facce. Quest’anno invece ho visto gente che si è divertita in tutta tranquillità fino all’una e oltre. Comunque nessuno è obbligato a partecipare a questo evento, chi ci sta ci sta. Fanno un sondaggio? Benissimo. Io sui miei social non ho mai visto tanti messaggi di gente contenta. E così le amministrazioni, a iniziare da quella di Forlì, dove se non sbaglio governa il centrodestra. Era la prima volta che partecipavano e mi hanno ringraziato per questo: finalmente un evento che fa succedere qualcosa anche all’interno della Romagna e non solo sulla costa, mi hanno detto”.
Ma l’associazione degli albergatori dice che la Notte Rosa rovina il brand di Riccione… “Davvero? E cos’è il brand di Riccione? Per quel che ne so quando giri l’Italia e il mondo se dici Riccione vedi che si illumina la lampadina, si accende il sorriso. Dici Riccione e pensi divertimento. Mi sbaglierò, ma di solito la gente va dove succede qualcosa, non dove non succede niente. E infatti in Europa qual è la notizia dell’estate di quest’anno? E’ lo Space che ha aperto a Riccione, ma avete visto come funziona? E il Cocoricò tornato ai vertici? Riccione è moda, è tendenza. E’ ballo. Se qualcuno ha qualcosa di più vincente da proporre, si faccia pure avanti, c’è posto per tutti”.
Quindi secondo lei Weekend Dance è stato un successo? “Ma certamente. Il ballo e la musica sono i linguaggi universali su cui dobbiamo puntare con ancora più forza. Tutti i balli e tutti i generi musicali, di ogni epoca. Quando avremo un deejay in ogni negozio e e supermercato, in ogni bar e albergo e zona di spiaggia, saremo la Dance Valley non dell’Italia e dell’Europa, ma del mondo”.
Stefano Cicchetti