HomePoliticaBellaria ex Taverna la revoca della confisca potrebbe cambiare gli scenari.

Cgil Rimini: "Condividiamo la decisione del Comune di proseguire con il progetto di riutilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia"


Bellaria ex Taverna la revoca della confisca potrebbe cambiare gli scenari.


11 Luglio 2024 / Redazione

Giusta la decisione del Comune di Bellaria – Igea Marina di continuare con il progetto di riutilizzo sociale dell’ex Taverna; immobile confiscato alla criminalità organizzata e assegnato regolarmente al Comune dall’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati (ANBSC).

Il progetto, da noi condiviso, di riutilizzo sociale del bene confiscato a struttura socio sanitaria residenziale per adulti con disabilità, si muove nello spirito indicato dal Nuovo codice antimafia e sulla base della Legge 109 del 1996 che prevede la riutilizzazione a scopi pubblici, istituzionali e sociali degli immobili confiscati alle mafie.

Un’iniziativa finanziata con contributi della Regione, del Comune e dai fondi del Piano nazionale di  ripresa e resilienza  (PNRR).

Un’eventuale restituzione, a seguito della revoca sopraggiunta, a progetto ultimato con l’immobile già ristrutturato appare del tutto assurda, vanificando gli sforzi compiuti per restituire un bene alla comunità anche come presidio di legalità.

A fronte di una sovrapposizione giudiziaria, spetta ora all’Agenzia Nazionale, che ha in gestione tutti i beni immobili confiscati, individuare le soluzioni possibili anche attraverso il Fondo Unico di Giustizia, che acquisisce le risorse finanziarie che provengono da sequestri e confische per evitare  ulteriori costi a carico del pubblico e la restituzione del bene stesso.

A seguito anche di questa vicenda si rende necessario attivare il tavolo provinciale in Prefettura con gli Enti locali interessati e le parti sociali per monitorare e verificare la possibile destinazione degli ulteriori beni confiscati presenti sul territorio provinciale che, secondo l’Osservatorio dell’Agenzia Nazionale, risultano ancora essere 23 immobili / particelle catastali.

Restituire alla comunità il maltolto significa affermare il valore della legalità e l’autorevolezza delle Istituzioni e dello Stato contro tutte le mafie.

(Nell’immagine di apertura di la Segreteria Confederale CGIL Rimini: (da sx Renzo Croaciati, Francesca Lilla Parco ed Eugenio Pari)