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Questa mattina a Forlì l’Assemblea dei Soci di Start Romagna SpA ha approvato all’unanimità il bilancio d’esercizio relativo al 2023


Start Romagna approva il bilancio: “Verso fusione con Tper e Seta e gara per il trasporto pubblico in Romagna”


17 Luglio 2024 / Redazione

Questa mattina a Forlì l’Assemblea dei Soci di Start Romagna SpA ha approvato all’unanimità il bilancio d’esercizio relativo al 2023. Il documento è un Bilancio Integrato che ormai da qualche anno tiene insieme la parte relativa al risultato economico, quella che testimonia l’impegno relativo al risparmio ambientale e l’attività sociale prodotta nel territorio servito.

 

DATI IN SINTESI

Il Bilancio relativo all’esercizio 2023 riporta un utile di 61.946 euro (73.472 nel 2022) al netto delle imposte. Il valore della produzione è stato di 94,7 milioni (96,9 milioni nel 2022). Il riferimento al 2022 va considerato tenendo conto che fino al termine dell’anno scolastico 2021-2022 il servizio è stato potenziato con l’impiego di bis Covid, utili a contrastare il rischio di contagio.

 

Una parte importante della produzione – 84,9 milioni – ricade sul territorio. Il 48% del valore distribuito è a beneficio dei dipendenti di Start. Se si considerano anche i fornitori locali, il valore distribuito a favore di soggetti del territorio, e di conseguenza dell’economia locale è pari al 64% del totale, che sale al 73% comprendendo anche i fornitori dell’intera regione Emilia-Romagna. Al 31 dicembre 2023 la forza lavoro era di 965 unità rispetto ai 967 di fine 2022.

 

START Romagna ha trasportato nel 2023 50.238.775 di passeggeri, oltre un milione in più rispetto al 2019, tornando al livello pre pandemico; ciò grazie anche agli incentivi all’utilizzo del trasporto pubblico locale offerti da Regione e Ministero.

I 592 bus di Start Romagna hanno percorso 20,5 milioni di km. Sono state realizzate il 97,23% delle corse programmate (97,53% nel 2022).

Scende ancora l’età media dei mezzi: 9,36 nel 2023, era 10,81 nel 2022. Cresce dal 66% al 78% il numero dei bus a basso impatto ambientale, così come la percentuale dei mezzi dotati di telecamere per la sicurezza e il monitoraggio del servizio, dal 55 al 77%.

 

Il piano investimenti bus per il periodo 2024-2027 prevede l’acquisto di 195 bus, per un investimento di 68,1 milioni, di cui 58,1 milioni da contributi e i restanti 10 milioni con autofinanziamento.

 

Gli investimenti in infrastrutture per il periodo 2024-2027 prevedono: costruzione degli impianti dei distributori a metano liquido (LNG) di Forlì e Cesena, in grado di rifornire internamente ai depositi gli autobus a metano; introduzione nei depositi di Ravenna, Rimini, Forlì e Cesena di impianti per la ricarica dei bus elettrici.

Nel settore ICT per il quadriennio 2024-2027 si prevede un investimento di circa 3,5 milioni.

 

Sempre più intenso il rapporto coi clienti: quasi 45.000 le informazioni gestite telefonicamente, 3,5 milioni le pagine visualizzate sul sito, 4.000 le iscrizioni alla newsletter Start&You, superata quota 10.000 dei follower su Facebook; si registra la crescente popolarità ed efficacia del canale WhatsApp integrato con ChatBot.

 

Roberto Sacchetti, Presidente di Start Romagna: “Crescono i costi, ma in proporzione non aumentano le risorse per la gestione. In questo scenario abbiamo concluso un altro esercizio, mantenendo START Romagna in equilibrio economico e garantendo un servizio di trasporto pubblico locale che le indagini di customer satisfaction svolte dall’agenzia AMR indicano di soddisfazione per i clienti.

 

Aggiungo la soddisfazione per il lavoro svolto dalla struttura, coi dipendenti coinvolti nel raggiungimento degli obiettivi del piano industriale.

 

Le sfide lanciate dalle transizioni, ecologica e digitale, saranno ancor più impegnative nei prossimi anni, sia in termini tecnici che economici. Su quest’ultimo aspetto il Fondo Nazionale Trasporti non si sta dimostrando in grado di sostenere questi andamenti. I lavoratori, per il tramite delle organizzazioni sindacali, avanzano richieste economiche importanti in tema di rinnovi contrattuali, non senza motivo visto l’aumento del costo della vita.

 

Viviamo un momento storico, quello delle transizioni, che hanno un orizzonte di progresso che per essere onorato chiede investimenti corposi, ma anche una strategia di Paese che davvero metta al centro il trasporto pubblico con scelte forti e lungimiranti.

 

Per quanto riguarda il futuro di Start Romagna si aggiungono, a partire dal 2024, anche due temi che entrano prepotentemente nell’agenda.

Il primo tema riguarda un progetto, promosso dalla regione Emilia-Romagna, che consiste nel realizzare un gruppo industriale del trasporto pubblico locale avente dimensione regionale grazie alla fusione di TPER, Seta e Start.

Il secondo tema riguarda l’avvio, da parte dell’Agenzia della Mobilità Romagna, delle procedure di gara per l’affidamento del servizio TPL in Romagna. Start Romagna sta seguendo entrambi i progetti, attraverso gruppi di lavoro, con grande attenzione.

 

Abbiamo l’ambizione di voler dare un contributo affinché si possa dire che quanto accadrà di positivo nelle città di domani sarà anche merito del TPL”.

 

L’assemblea dei soci s’è svolta a Palazzo SME che da qualche settimana ospita i nuovi uffici di Start Romagna, dove c’è stato il saluto del Vicesindaco di Forlì, Vincenzo Bongiorno. “Il TPL – ha detto – è un servizio fondamentale in una città moderna e in particolare per le nuove generazioni che familiarizzano con la cultura della mobilità sostenibile a cui siamo chiamati. Plaudo agli investimenti per mezzi sempre più ecologici e ritagliati sulle necessità delle nostre città, sia per la circolazione nei centri storici che nell’entroterra”.