“Che fine ha fatto il progetto del Piano Antenne? – scrive Pier Paolo Agostini portavoce del comitato Sant’Andrea in Besanigo –. Il Piano Antenne ancora una volta è scomparso dai radar. Il 10 sett. 2020 l’allora Sindaco Spinelli, seduta in conferenza stampa alla Camera dei Deputati con il movimento Anti 5G, annunciava esultanze di aver stanziato 2500 euro con l’aver dato incarico a ditta esterna per dotare Coriano di un regolamento Antenne. Nessuno né parla più. Lo facciamo noi: che fine ha fatto? Se ci potevono essere ancora dei dubbi, ora c’è li siamo tolti. Sono la bellezza di 4 anni che non è stato combinato un bel niente per mettere in tutela la salute dei corianesi in ambito di emissioni elettromagnetiche. Vorremmo ricordare ai paladini di Palazzo che è vergognoso che Coriano (a differenza di Rimini e Riccione) sia privo di un piano antenne: i cittadini corianesi rischiano la devastazione del loro territorio. Questa mancanza è un vulnus al quale bisogna porre rimedio immediato. Siamo infatti – prosegue la nota del comitato Sant’Andrea in Besanigo – convinti che tale strumento, se costantemente aggiornato e gestito in modo corretto, nell’ottica di una gestione del territorio consapevole, possa evitare il proliferare di nuovi impianti in siti che l’Amministrazione Comunale può giudicare o già saturi o particolarmente sensibili, minimizzando l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. Il Piano Antenne – conclude il  comitato Sant’Andrea in Besanigo – non rappresenta soltanto una protezione prevista dalla legge 36/2001 della quale il Comune sta privando i suoi concittadini ma è addirittura un adempimento obbligatorio per effetto della legge regionale n. 30/2000”.

Stampa