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Il film cult diretto da Mathieu Kassovitz con Vincent Cassel con l’introduzione di Isabella Bordoni all’interno della rassegna Back to the screen


Rimini: agli Agostiniani “L’odio” di Mathieu Kassovitz


23 Luglio 2024 / Edoardo Bassetti

Mercoledì 24 luglio, presso la Corte degli Agostiniani di Rimini, verrà proiettato il film L’odio – La Heine (1995) diretto da Mathieu Kassovitz, con l’introduzione di Isabella Bordoni all’interno della rassegna Back to the screen.

Nelle periferie parigine, le ormai celebri banlieue, è appena trascorsa una notte di disordini con la Polizia, durante la quale un ragazzo di sedici anni è stato ferito gravemente ed è ora in condizioni critiche.

Tre giovani, di nome Vinz (Vincent Cassel), Hubert (Hubert Koundé) e Saïd (Saïd Taghmaoui), si aggirano per il quartiere, alimentati dall’odio e determinati a sfogare la loro rabbia.

Il secondo lungometraggio di Mathieu Kassovitz è un piccolo capolavoro che si è guadagnato di diritto un posto tra i film di culto europei degli anni Novanta. La regia, incisiva, alterna movimenti di macchina improvvisi all’uso di sinuosi piani-sequenza, impreziosita da una fotografia in bianco e nero cupa, priva di qualsiasi compiacimento e capace di richiamare un tono semi-documentaristico.

A questo realismo da reportage non manca comunque di un certo elemento anti-naturalistico (che ricorda alcuni video musicali), garantendo una percezione estetica netta e distaccata. E i tre protagonisti, mossi da un senso di insoddisfazione, incarnano un preciso disagio giovanile, esaltato sia dall’atmosfera grezza sia dalla straordinaria interpretazione del trio di attori (nella versione originale i dialoghi sono in verlan, un linguaggio gergale francese).

Il regista offre il ritratto di una società frammentata e in declino, ma lo fa senza condannare o assolvere nessuno: lungi dall’esprimere qualsiasi giudizio (soprattutto morale), Kassovitz disegna le coordinate di uno spaccato di vita delle periferie, in cui la violenza non è la chiave interpretativa del film ma solo un mezzo espressivo.

Il film ha vinto il premio per la miglior regia al Festival di Cannes.

Per maggiori informazioni si rimanda al sito dell’evento.

Edoardo Bassetti


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Edoardo Bassetti è nato il 20/05/1996 a Amandola (FM). Dopo essersi diplomato con il massimo dei voti al Liceo Scientifico "Temistocle Calzecchi Onesti" di Fermo, è ora iscritto alla facoltà di Lettere Moderne dell'Alma Mater - Università di Bologna. Recentemente ha pubblicato numerosi contributi di critica letteraria e artistica per alcune riviste on line.