HomeCulturaNelle scuole di Rimini si pedala per portare i libri

65 classi hanno aderito a ‘Libri in bici: cargobike al servizio della lettura’ ricevendo 2311 volumi durante l'anno scolastico


Nelle scuole di Rimini si pedala per portare i libri


2 Agosto 2024 / Redazione

L’anno scolastico appena trascorso si è concluso con un grande successo per l’iniziativa, promossa dal Comune di Rimini in collaborazione con il Bikepark. Questo progetto, in particolare, è stato pensato con un duplice obiettivo: avvicinare i giovani e i giovanissimi alla lettura, e, contemporaneamente, promuovere modalità innovative e sostenibili di spostamento urbano.
Per tracciare un bilancio in cifre, l’iniziativa ha visto l’adesione di 17 plessi del territorio, includendo istituti d’infanzia, scuole primarie e due scuole secondarie di primo grado (Fermi di Viserba e Diduccio di Miramare). Complessivamente, sono state 65 le classi a parteciparvi, permettendo la consegna di un totale di 2311 libri durante l’anno scolastico. 
Nel solo periodo tra gennaio e giugno 2024, l’entusiasmo per il progetto è rimasto particolarmente alto con 9 scuole e 41 classi che hanno ricevuto 1273 libri. Le scuole aderenti, distribuite in maniera diffusa da nord a sud di Rimini, da Torre Pedrera a Viserba fino a Miramare, hanno quindi potuto beneficiare di questo servizio a cura del rider Giacomo facente parte della cooperativa Metis Velostazione di Rimini, il quale ha collaborato con i responsabili degli istituti scolastici per garantire un servizio puntuale e ben organizzato. Giacomo, a bordo della sua ‘tre ruote’, ha portato i libri direttamente nelle scuole, selezionati accuratamente dai bibliotecari in base alle varie fasce di età e agli interessi degli studenti.
“Il progetto Libri in Bici è stato molto apprezzato non solo per la qualità e la varietà dei volumi forniti, ma anche per il suo forte messaggio ecologico – è il commento di Roberta Frisoni, assessora alla mobilità del comune di Rimini -. Le cargobike, infatti, rappresentano un mezzo di trasporto sostenibile che contribuisce a ridurre l’impatto ambientale e a stimolare una mobilità ‘all’aperto’, un concetto caro alle scuole e alla collettività riminese. L’iniziativa, dunque, è un bell’esempio di come l’innovazione possa andare di pari passo con l’educazione e la cura dell’ambiente, offrendo un modello virtuoso da replicare nella quotidianità”.