Affitti brevi, Magrini: “Codice identificativo non basta, possibili pesanti ricadute”
5 Agosto 2024 / Redazione
“Il Codice identificativo nazionale non basta per arginare il fenomeno degli affitti brevi turistici. Serve la mano del legislatore nazionale e regionale”. Mancano poche settimane alla fase sperimentale in sette Regioni del Cin dedicato alle strutture ricettive e locazioni brevi, introdotto per agevolare i controlli da parte delle Agenzie delle entrate e conseguentemente il recupero dell’evasione dell’imposta di soggiorno. E l’assessore alle Attività produttive del Comune di Rimini, Juri Magrini, sostiene che “non sarà risolutivo rispetto a un fenomeno come quello degli affitti brevi che se non governato e accompagnato può avere ricadute pesanti sia sotto il profilo dell’equilibrio e della qualità dell’offerta ricettiva, sia per quanto riguarda l’alterazione del mercato degli affitti”.
Al momento, aggiunge, tra le Regioni coinvolte non c’è l’Emilia-Romagna, dove la fase sperimentale sarà comunque attivata a breve. In previsione, prosegue, della piena entrata a regime del provvedimento e che prevede sanzioni fino a 8.000 euro per chi non si dota di codice. “L’obiettivo è ambizioso: arrivare a una maggiore emersione dell’abusivismo e dunque ad un riequilibrio del mercato delle locazioni a fine turistico, dando all’Agenzia delle Entrate modo di effettuare controlli mirati ed efficaci”. Un monitoraggio a cui Palazzo Garampi, chiosa l’assessore, già contribuisce da un lato attraverso le segnalazioni qualificate all’Agenzia, che anche lo scorso anno hanno permesso di portare alla luce diverse irregolarità. Dall’altro con un’attività amministrativa che ha permesso di censire a oggi un migliaio di appartamenti chiamati a versare l’imposta di soggiorno.
Ben venga, tira le somme Magrini, il Codice identificativo, ma per affrontare il dilagare delle locazioni brevi serve “un vero riordino della materia, partendo dallo sviluppo di una legge regionale che deve essere tra le priorità del prossimo mandato amministrativo, così come di una riforma organica a livello nazionale”.
(Agenzia Dire)