Home___primopianoVerdi infuriati col sindaco di Rimini: “Ma quali piscine, la mucillagine si può evitare”

I portavoce regionali del partito: l'aumento della temperatura "genera fenomeni naturali e meteo estremi che vanno contrastati alla fonte "


Verdi infuriati col sindaco di Rimini: “Ma quali piscine, la mucillagine si può evitare”


14 Agosto 2024 / Redazione

La proposta del sindaco di Rimini di realizzare piscine in spiaggia come risposta ai cambiamenti climatici fa infuriare i Verdi dell’Emilia-Romagna. “Piscine al posto delle mucillagini? No, grazie. Preferiamo un mare pulito”, affermano con una sola voca Paolo Galletti e Silvia Zamboni, i due portavoce regionali del partito. Di fronte al fenomeno mucillaggini, è la stoccata dei Verdi a Jamil Sadegholvaad, “c’è chi ha alzato bandiera bianca invocando piscine a gogò sulle spiagge con vista mare morto. Piscine al posto del mare, come fosse un inutile orpello del divertimentificio della riviera Adriatica”, affermano Galletti e Zamboni. “Siamo consapevoli del danno di immagine ed economico al turismo balneare, settore trainante del Pil regionale e legato a migliaia di posti di lavoro. Riteniamo però miope nascondere la testa sotto la sabbia e cercare di tranquillizzare gli animi che le mucillagini sono un fenomeno naturale, non da combattere ma da aggirare con un’ondata di piscine sulle spiagge. Piscine che sotto la morsa della siccità legata alla crisi climatica sarà sempre più dispendioso riempire di acqua potabilizzata. Uno scenario che fa sorgere il dubbio che anche a questo servono le ventilate nuove dighe in Romagna”.
Il messaggio da cogliere per i Verdi è invece un altro: l’aumento della temperatura “genera fenomeni naturali e meteo estremi, che vanno contrastati alla fonte. A cominciare dalla salvaguardia ambientale dei fiumi”. La “scorciatoia delle piscine, già bocciata dalla Regione a inizio degli anni ’90 dopo la prima esplosione delle mucillagini- sottolineano ancora i due leader regionali del partito ambientalista- è un diversivo che non agisce sulle cause del problema e che può semmai creare altri problemi. Bisogna tornare alle misure preventive, come si fece negli anni ’80 e ’90 quando fu prima tolto il fosforo dai detersivi e, dopo lunghe lotte con in testa i Verdi, fu realizzato il depuratore a Milano per ridurre gli inquinanri che finivano nel Po, e da lì al mare”. Insomma, concludono i Verdi, “dare per perso il mare e proporre di sostituirlo con una marea di piscine in spiaggia indica che si preferisce persistere in un modello sbagliato e insostenibile invece di guardare la realtà in faccia e predisporre i necessari cambiamenti”.
(Agenzia DIRE)