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Previsti lavori di valorizzazione storica e archeologica: 850mila euro l’investimento del Comune


Rimini, il Ponte di Tiberio si rifà il look


28 Agosto 2024 / Redazione

Il Ponte di Tiberio, che è già stato al centro di un importante progetto di riqualificazione con la creazione della Piazza sull’Acqua, ora si accinge ad essere oggetto di un ulteriore percorso di valorizzazione con uno specifico intervento per il restauro, la pulitura e l’illuminazione inserito nel programma triennale dei lavori pubblici 2024-2026.

Nell’ultima seduta di giunta, l’amministrazione comunale ha approvato un aggiornamento del documento di indirizzo progettuale portando l’investimento a 850 mila euro con l’obiettivo di esaltare i pregi architettonici del ponte e di apportare migliorie sul versante storico e archeologico con apposite azioni di pulitura e riqualificazione.

Verrà fatto un lavoro accurato che prevede la pulizia delle superfici, il trattamento delle strutture in ferro e la rimozione di depositi superficiali e vegetazione. Un elemento chiave dell’intervento sarà la riqualificazione dell’impianto di illuminazione che prevede la sostituzione dei corpi illuminanti esistenti con nuove tecnologie a LED, che non solo miglioreranno l’effetto estetico ma consentiranno anche una gestione energetica più sostenibile ed efficiente. Sarà inoltre introdotto un sistema di gestione dell’impianto che permetterà di calibrare gli effetti luminosi e i consumi, valorizzando ulteriormente questo capolavoro architettonico.

“Con questo intervento vogliamo restituire ai cittadini e ai turisti un monumento ancora più luminoso, capace di raccontare la sua storia millenaria attraverso ogni pietra, anche nelle ore notturne grazie a un innovativo sistema di illuminazione che saprà esaltarne le linee e la maestosità – spiega l’assessore ai lavori pubblici del comune di Rimini, Mattia Morolli -. Questo progetto non è solo un impegno verso la conservazione del passato, ma anche un investimento nel futuro della città, che continua a scommettere sulla bellezza del suo patrimonio storico come elemento di attrazione culturale e turistica” – conclude Morolli.