Home___primopianoCorsini guarda solo all’interesse di pochi ma i suoi indirizzi saranno tutti impugnati

L’ AGCM ha già indicato i criteri da seguire per indire i bandi e in tema di concorrenza la Corte Costituzionale si è pronunciata già nel 2010


Corsini guarda solo all’interesse di pochi ma i suoi indirizzi saranno tutti impugnati


29 Agosto 2024 / Roberto Biagini

Come Cesare nell’annunziare all’amico Marzio la rapidità della vittoria a Ponto con la famosa locuzione “veni, vidi, vici”, l’assessore Corsini nella sua continuità e contiguità politica alle non-ragioni dei balneari, presenta, con toccata e fuga,  la sua periodica “uscita elettorale” (i criteri regionali per i bandi) che ormai anche i “cocali” che svolazzano sulla nostra costa considerano poco più che una barzelletta. Non lasciatevi ingannare dalla presenza di soluzioni interessanti previste per imbonire la platea tipo: “clausole sociali per il lavoro, la sostenibilità ambientale, l’inclusione sociale, la parità di genere, e i servizi collettivi e l’abbattimento delle barriere architettoniche”, tutti obblighi già previsti per legge e non per “criteri”. Le vergogne sono altre ed in particolare le “clausole di protezione” di stampo monopolistico a favore degli attuali concessionari e l’estromissione dal dialogo degli “altri” interessati e cioè tutti gli utenti dell’arenile e del mare. Vediamole:

  • La spiaggia e il mare visti da Corsini come beni di “mercato” da salvaguardare esclusivamente per il profitto di pochi e sempre gli stessi (quindi logica monopolista e anticoncorrenziale) e di conseguenza barriere preclusive o discriminatorie per gli aspiranti imprenditori che impugneranno a ragion veduta “indirizzi, bandi, e assegnazioni”.
  • Corsini “dimentica” sempre che gli attuali concessionari nei contratti accettati e firmati: a) hanno rinunciato ad indennizzi; b) si sono obbligati a liberare l’arenile da tutto quello che c’è sopra. Indennizzi, quindi, per cosa visto che i contratti concessori e il nuovo piano spiaggia prevedono la tabula rasa della spiaggia? Attenzione all’esposizione del danno erariale per il funzionario chi firmerà le eventuali determine di quantificazione. E chi determinerà (l’eventuale e illegittimo) il quantum ? Un perito pagato con soldi pubblici dai comuni? Lo paghi tu Corsini?
  • La Corte Costituzionale nel 2010 ha iniziato proprio dall’Emilia Romagna nel dichiarare l’incostituzionalità di leggi regionali che invadevano “il campo esclusivo statale” in tema di concorrenza. Quindi puoi ben immaginare che fine farà un “mero atto di indirizzo” concordato tra soggetti in palese conflitto di interessi con chi invece vuole entrare in quel tipo di mercato ma ne è tutt’ora impedito. L’ AGCM ha già indicato i criteri da seguire per indire i bandi. Leggili Corsini, sono più che sufficienti.
  • Non è certamente degno di uno Stato che si qualifichi democratico, la “conventio ad excludendum” tra “associazioni di bagnini-comuni costieri-regione” finalizzata ad emarginare dal dibattito le associazioni portatrici, non certo di interessi corporativi di casta, ma delle istanze di tutti gli utenti del mare che rivendicano l’uso funzionale del demanio marittimo e cioè quello gratuito collettivo. Si sta andando verso una totale privatizzazione delle spiagge che comporterà un ulteriore allargamento della forbice tra chi potrà permettersi di pagarsi una qualità della vita migliore e chi invece è sprovvisto di tali mezzi e continuerà a stendere un asciugamano e a piantare un ombrellone nei pressi di una foce di un fiume inquinato o su una pietraia come a Rivabella con la vista oscena degli sdrai del bagnino limitrofo posizionati a mo’ di cortina di ferro per delimitare il territorio “suo” da quello di “tutti” . Il silenzio assordante di quei partiti che governano le istituzioni locali e che a parole rivendicano la tutela dei più deboli e dei beni ambientali è ad un tempo semplicemente vergognoso ma anche esplicativo della democratura che stiamo subendo.

Le concessioni demaniali marittime, “l’autobiografia della nazione”.

Roberto Biagini (Presidente Coordinamento Nazionale Mare Libero)