HomeAmbienteRiccione: rigenerazione ecologica dei laghetti del Parco della Resistenza

Al via un progetto innovativo per migliorare la pulizia e qualità delle acque, garantire l’equilibrio dell’ecosistema acquatico


Riccione: rigenerazione ecologica dei laghetti del Parco della Resistenza


29 Agosto 2024 / Redazione

L’Amministrazione comunale ha approvato le linee di indirizzo per un importante progetto di rigenerazione ecologica dei laghetti presenti all’interno del Parco della Resistenza.

Questi specchi d’acqua, che da sempre attraggono visitatori e fauna selvatica, negli ultimi anni hanno evidenziato problematiche legate al mantenimento del livello idrico e alla qualità delle acque, in particolare durante il periodo estivo. La presenza di un’ampia fauna ornitologica, l’aumento delle temperature a causa del cambiamento climatico e la limitata circolazione idrica, hanno accentuato la scarsità di ossigenazione e la proliferazione di alghe, compromettendo l’equilibrio dell’ecosistema acquatico.

I due bacini hanno una profondità media di un metro, sono dotati di un impianto di ricircolo con filtraggio che si è rilevato ampiamente insufficiente a garantire la qualità e la pulizia delle acque. Per rispondere a queste criticità, l’Amministrazione comunale ha così deciso di attuare un intervento sperimentale di fitodepurazione, utilizzando un sistema naturale di trattamento delle acque che sfrutta le piante per depurare l’ambiente.

Il progetto prevede l’inserimento di diverse tipologie di piante acquatiche in punti strategici dei laghetti, il riempimento dei ruscelli con materiale inerte come argilla espansa, al fine di creare un habitat ideale per la proliferazione di microorganismi benefici, essenziali per la depurazione biologica. Oltre alla fitodepurazione, verranno utilizzati microorganismi attivi per riavviare la filtrazione biologica, riducendo così l’accumulo di fanghi organici, principale causa dell’esplosione algale e della mucillagine presente. Il progetto include anche l’installazione di zattere galleggianti per una fitodepurazione localizzata sulla base del monitoraggio che verrà svolto, migliorando la qualità dell’acqua sia ai bordi, sia al centro dei bacini.

Questo intervento, che si inserisce nell’ambito delle azioni previste dal Documento Unico di Programmazione (DUP) 2024-2026 per migliorare il verde urbano e gli spazi pubblici, avrà una durata di 12 mesi e sarà monitorato costantemente per adattare le azioni di intervento in base ai risultati ottenuti.

Il progetto rappresenta un passo significativo verso la sostenibilità ambientale e la tutela della biodiversità nel parco della Resistenza – ha commentato l’assessore all’Ambiente Christian Andruccioli –. L’Amministrazione comunale conferma il proprio impegno nel garantire la qualità e la salubrità delle acque, migliorando al contempo l’attrattività e la fruibilità del parco per i cittadini e la fauna selvatica”.