HomePoliticaEx Capitano Reggente di San Marino condannato anche in appello, UDS: “Ora attendiamo i Garanti”

Giacomo Simonini riconosciuto colpevole di "atti indecenti", confermata l'assoluzione dall'accusa di violenza privata


Ex Capitano Reggente di San Marino condannato anche in appello, UDS: “Ora attendiamo i Garanti”


13 Settembre 2024 / Redazione

La denuncia, da parte di una dipendente della Segreteria Istituzionale; le contestate molestie nel periodo nel quale l’imputato era Capo di Stato; il luogo: Palazzo Pubblico. Il caso del Capitano Reggente di San Marino Giacomo Simoncini, a quell’epoca il più giovane capo di stato al mondo, aveva fatto scalpore. Dopo la condanna in primo grado è arrivata la sentenza d’appello, con il Giudice Brunelli che ha confermato la condanna alla pena della multa di 2.000 euro per atti indecenti. Confermata l’assoluzione per l’accusa più grave: il reato di violenza privata.

All’indomani della sentenza, interviene l’Unione Donne Sammarinesi: “Abbiamo appreso della riconferma in appello della condanna nei confronti dell’ex Capitano Reggente Giacomo Simoncini per i fatti a tutti noti. Non abbiamo ancora il testo della sentenza per poterlo valutare ed esprimere un giudizio completo e strutturato. Tuttavia, ciò che ci preme evidenziare è che, dopo quasi due anni e mezzo, stiamo ancora attendendo che il Collegio Garante della Costituzionalità delle norme si esprima sul Sindacato da noi promosso. La richiesta di Sindacato era stata dichiarata ammissibile, anche se poi il procedimento era stato sospeso nell’attesa che si svolgessero i processi penali”.

“Abbiamo apprezzato – prosegue ‘USD – che lo Stato si sia costituito parte civile e abbia appellato la sentenza di primo grado che negava il risarcimento, nonostante il danno incommensurabile di immagine arrecato alla Repubblica. Troviamo sia quindi rimarchevole che ora, oltre che quello nei confronti dello Stato, sia stato riconosciuto il danno anche all’Autority per le Pari Opportunità”.

“Il caso ha avuto all’epoca una vastissima eco mediatica, con gravi ricadute per il nostro Paese. Il Sindacato presentato da UDS punta l’attenzione sulla necessità di tutelare l’onorabilità della Suprema Magistratura sammarinese e, soprattutto, di difendere la dignità delle donne affinché nessuna si senta mai abbandonata nel caso subisca molestie. In questi oltre due anni più volte siamo state interpellate dalla cittadinanza, che vuole sapere come viene considerata la vicenda. Attendiamo quindi fiduciose che il caso venga esaminato anche in questo ambito, prettamente istituzionale, che ha un profondissimo valore. Tutti gli sforzi profusi in questi anni dalle istituzioni, dalle associazioni e dai singoli nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere necessitano una coerenza di azione, altrimenti rischiano di essere vanificati”, conclude l’Unione donne sammarinesi.