HomeAttualitàRimini, prima campanella: il vescovo Anselmi benedice il mondo della scuola

“Riguarda tutta la società, perché è un luogo di valori e pace in cui si gioca la vocazione”


Rimini, prima campanella: il vescovo Anselmi benedice il mondo della scuola


16 Settembre 2024 / Redazione

Nel momento in cui la mente e le giornate di migliaia di bambini, ragazzi e giovani tornano a riempirsi di impegni, di pensieri, di desideri in occasione dell’apertura dell’Anno Scolastico 2024/25, il vescovo di Rimini rivolge un pensiero particolare a tutti loro, in un tradizionale appuntamento – ma sempre ricco di novità – che monsignor Nicolò Anselmi ha particolarmente a cuore.

“Per migliaia di bambini, ragazzi, adolescenti e giovani riminesi, e loro famiglie, oggi inizia la scuola. In questa avventura educativa è coinvolto anche un gran numero di insegnanti, docenti e personale tecnico-amministrativo. È bene ribadire, oggi più che mai, che la scuola è uno dei luoghi più importanti di una società – sottolinea il vescovo di Rimini -. È a scuola che le giovani generazioni imparano a crescere, a loro vengono consegnati dei valori, viene offerta la possibilità di incontrare persone diverse da loro. Tra i banchi, in aula, lungo i corridoi, nei laboratori e in palestra, si impara la convivenza, la fraternità, a volersi bene: si costruisce il futuro.

È a scuola che si scopre la nostra vocazione, si capiscono gli orizzonti verso i quali siamo più inclinati e le modalità con cui potremo servire un mondo più bello e più fraterno. Tutto ciò che riguarda il bene dell’uomo è nel cuore di Dio e nel cuore della Chiesa.

L’inizio del nostro anno scolastico 2024-25 purtroppo coincide con la presenza nel mondo di tanti conflitti, e almeno due guerre veramente sanguinose. Mentre sta per risuonare la prima campanella sappiamo che in Russia, Ucraina, Palestina e a Gaza le scuole vengono bombardate e distrutte, insieme a case e ospedali. Non dobbiamo quindi dimenticare o mettere in secondo piano il grande dono e l’opportunità che noi abbiamo e per altri aspetti prepararci ad aiutare queste popolazioni a ricostruire le loro scuole.

La pace si può iniziare a costruire e a realizzare attraverso – come dice Papa Francesco – un artigianato fatto di piccole cose, piccoli gesti, già qui e tra noi.
Ringrazio tutte le persone che quotidianamente costruiscono la pace e tutte quelle che “servono” le nostre scuole – conclude Nicolò -. A tutti dono la benedizione del Signore che vi accompagni.
Grazie ancora e buon inizio di anno scolastico a tutti”.