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Un pomeriggio di vino e musica. Prenotazioni aperte per la degustazione storica di vino etrusco. A seguire danze tradizionali con Fermento Etnico


Santarcangelo: sabato al MET festa della vendemmia


16 Settembre 2024 / Redazione

In occasione dell’equinozio d’autunno, sabato 21 settembre al Met si rinnova la tradizione delle feste che accompagnavano la raccolta dell’uva: nel giardino del museo si svolgerà infatti la Festa della Vendemmia, tra degustazioni, musica e danze.

 

La festa inizierà con un’originale degustazione: alle ore 16,30 l’associazione Vinum Temetum di Francesco Mondini con la consulenza archeologica di Riccardo Chessa guiderà i presenti in una degustazione storica di vino etrusco, presentando il progetto curato dall’azienda agricola maremmana Tarazona.

 

Il progetto riguarda la produzione sperimentale di vino fatto fermentare in maniera naturale e senza additivi chimici in anfore di terracotta, prodotte artigianalmente e interrate a oltre 3,5 m di profondità. Lì l’Ombrone riposa e matura secondo un metodo che affonda le sue origini nel passato più remoto. L’azienda prende ispirazione dall’antica tradizione della vinificazione ideata dagli Etruschi, che in Toscana ha radici solide, collegando la ricerca storica con l’attenzione e la cura per l’equilibrio del paesaggio.

 

La degustazione – che si svolgerà con la partecipazione del sommelier Vincenzo Tardino, delegato di Cesena Ais (Associazione Italiana Sommelier) – è su prenotazione, al costo di 10 euro: è possibile prenotare il proprio posto chiamando lo 0541/624703 o scrivendo una mail a focus@focusantarcangelo.it.

 

Alle ore 18 prenderanno il via, invece, le danze della tradizione popolare con il gruppo Fermento Etnico: il clima, l’allegria e le atmosfere delle antiche feste di paese al suono di vecchie quadriglie, gioiosi saltarelli, tarantelle, pizziche e tutte quelle danze che hanno accompagnato le generazioni passate fino agli anni ’50, con cibo e bevande in compagnia, visite al deposito del Met e alla mostra “Vino, poesia della terra”.