Home___primopianoEcco la decima edizione di “Più vivo la storia, più amo Verucchio”

Un evento di apertura il 28 settembre e due fine settimana dedicati a mostre, conferenze, presentazioni di libri e un nuovo trekking archeologico


Ecco la decima edizione di “Più vivo la storia, più amo Verucchio”


28 Settembre 2024 / Redazione

Da sabato 28 settembre a domenica 20 ottobre, la Rocca Malatestiana e il Museo Archeologico di Verucchio accolgono una ricca serie di iniziative, anima della decima edizione di Più vivo la storia, più amo Verucchio. Un evento di apertura e due fine settimana dedicati a mostre, conferenze, presentazioni di libri e un nuovo trekking archeologico.

SI PARTE CON LA STORIA D’AMORE DI SIGISMONDO E ISOTTA
Sabato 28 settembre alle ore 16 si terrà presso la Rocca Malatestiana la presentazione del romanzo storico “Sigismondo e Isotta. Una storia d’amore” di Maria Cristina Maselli, moderata da Fabio Zito, attore, drammaturgo, sceneggiatore, regista, compositore e musicista. Questo appuntamento, a partecipazione gratuita, rientra nell’iniziativa “Aspettando la Festa della Storia”, che anticipa la rassegna culturale di incontri volti alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico della città di Verucchio.
Edito dalla Casa Editrice Vallecchi, il romanzo ripercorre le gesta dell’illustre famiglia Malatesta ed è incentrato sulla storia d’amore di Sigismondo Malatesta, signore di Rimini e Fano, e Isotta degli Atti. A fare da sfondo il Rinascimento, uno dei periodi più poetici, crudi ma affascinanti della nostra storia in un susseguirsi di congiure, tradimenti, colpi di scena, battaglie, morti, amori e intrighi di corte. Protagonista del romanzo, insieme a Sigismondo e Isotta, è il Tempio Malatestiano di Rimini, testimone autorevole e silenzioso di un amore assoluto,

I NUOVI STUDI SU PAOLO E FRANCESCA
Sabato 12 ottobre alle ore 16, presso la Sala Magna della Rocca Malatestiana, verrà presentato il progetto multidisciplinare “Paolo e Francesca. Amanti per l’eternità”, ideato e coordinato da Andrea Antonioli, storico, archeologo e scrittore, e realizzato dal Centro Studi Olim Flaminia di Cesena.
Al convegno parteciperà la prof.ssa Giuliana Nuvoli (Università degli Studi di Milano), esperta studiosa di Dante, ed è prevista la proiezione di un documentario video storytelling di Stefano Caranti e Andrea Antonioli, un cortometraggio teatrale di Edoardo Claudio Olivieri, una videopoesia di Maria Gabriella Conti con la regia di Stefano Caranti e la voce narrante di Angioletta Masiero, un cortometraggio musicale a cura di Andrea Antonioli e Salvatore Gennaro con la regia di Stefano Caranti. Sarà inoltre presentato il nuovo volume scritto da Andrea Antonioli (Presidente del Centro Studi Olim Flaminia), edito da Pazzini Editore Stampatore di Verucchio.

‘’La realizzazione di questo progetto multidisciplinare – afferma Andrea Antonioli – ha permesso di cogliere e coniugare oltretutto quegli aspetti che ci stanno più a cuore e si riferiscono a tematiche sociali cruciali come la Pace, la legalità, i Diritti umani contemplate dal progetto internazionale “Anita Fidelis”, che toccano corde sensibili come la parità di genere e la coscienza del sé femminile, precisamente in merito alle condizioni imposte, ai matrimoni combinati, alla violenza sulla donna e, purtroppo, a quella atroce tipologia di crimini contro l’umanità che comprende i femminicidi, gli uxoricidi e i delitti d’onore’’.
Ai piani superiori della Rocca del Sasso, alle ore 17,30, saranno inaugurate le mostre “Paolo e Francesca. Visioni dal cuore” e “Archeologia dei Volti”, con opere dell’artista cesenate Salvatore Gennaro, entrambe curate dal critico d’arte Vittorio Spampinato e dallo storico-archeologo Andrea Antonioli, con la collaborazione del Direttore di WikiSemiotica Renato Ongania.
Dal 13 ottobre fino al 2 marzo 2025 l’accesso alle mostre sarà incluso nel biglietto di ingresso della Rocca Malatestiana, negli orari di apertura del sito.

UNA DOMENICA ALL’INSEGNA DELL’ARCHEOLOGIA CON RIEVOCAZIONI E DEGUSTAZIONI A TEMA

Domenica 13 ottobre alle 10 si terrà la terza edizione del trekking archeologico A Spasso nella Storia con partenza dall’Area Sacra e arrivo al Museo, in compagnia della direttrice Cristina Giovagnetti e dei rievocatori villanoviani dell’associazione Legiones in Agro Boiorum che quest’anno non solo intratterranno fino alle 16 con attività e dimostrazioni sull’uso delle armi, la concia delle pelli, la tessitura, la battitura e macina dei cereali, la caccia con i giavellotti, e laboratori per bambini, ma accompagneranno anche lungo le strade del borgo. Al termine una degustazione a tema curata da Arkeogustus, che, attraverso un complesso lavoro di ricostruzione, rivisita in chiave moderna piatti antichissimi. (Posti limitati, solo su prenotazione)

UNA NUOVA OCCASIONE PER SCOPRIRE GLI STRAORDINARI AFFRESCHI DEL TRECENTO RIMINESE

La Festa della Storia 2024 sarà un’ulteriore importante occasione per presentare il volume, edito da Vallecchi, ‘’Luce sul Trecento. Gli Affreschi ritrovati di Villa Verucchio. Dalla provvidenziale scoperta alla valorizzazione’’ e consentire al pubblico la visione diretta degli affreschi rinvenuti casualmente dietro al coro quattrocentesco del Convento di Santa Croce a Villa Verucchio.
Il volume può definirsi un breviario di strada su una scoperta che, dietro il caso apparente, ha qualcosa di provvidenziale e miracoloso. Il rinvenimento degli Affreschi dietro il coro della chiesa francescana di Santa Croce a Villa Verucchio apre una nuova finestra sulla pittura riminese del Trecento, sulle sue ascendenze giottesche e bizantine, sulla storia dell’arte medievale tout court. Sulla scoperta e sul lungo percorso di valorizzazione intervengono i protagonisti istituzionali, attraverso i loro autorevoli rappresentanti: la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, la Comunità Francescana di Santa Croce, la Soprintendenza, il Comune di Verucchio, il Rotary Club di Rimini. Cui si aggiungono le riflessioni di metodo della società Nomisma, riguardo alla custodia e la promozione comunitarie di un bene condiviso.
Il 19 ottobre alle ore 10.30 presso la Sala Magna della Rocca Malatestiana, saranno presenti per i saluti istituzionali il Comune di Verucchio, Padre Bruno Miele, Guardiano del Convento, il Dott. Paolo Pasini, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e il l’Editore della casa editrice Vallecchi, Dott. Alessandro Bacci. Interverranno i Prof. Alessandro Giovanardi, Alessandro Marchi e Giovanni Carlo Federico Villa. ‘’La scoperta di Villa Verucchio viene a riproporre l’attenzione su un momento eccezionale della vicenda artistica medioevale in Romagna: la fioritura e sviluppo del cosiddetto Trecento Riminese. – afferma Alessandro Marchi – Fra i protagonisti di codesta ‘scuola pittorica’ è certamente Pietro da Rimini, il pittore che ha guidato l’equipe di artisti impegnati nelle decorazioni francescane di VV. Peccato siano solo frammenti di un ciclo atto ad illustrare la Vita del Santo di Assisi, ma la qualità e bellezza di tali frammenti raccontano comunque una storia splendida e gettano una luce nuova sul medioevo nelle terre fra Rimini e il Montefeltro.’’
A seguire, sarà consentita la visita libera agli affreschi presso il Convento di Santa Croce di Villa Verucchio. (Iniziativa gratuita con prenotazione consigliata)

FILATURA E TESSITURA FRA ARCHEOLOGIA SCIENTIFICA, ANTROPOLOGIA E ICONOGRAFIA DELL’ARTE

Il sipario si chiude domenica 20 ottobre alle ore 16 presso la Chiesa di Sant’Agostino con la conferenza “La tessitrice del cosmo. Immagini e simboli sacri del filato, dall’età villanoviana all’arte contemporanea” a cura della direttrice Cristina Giovagnetti e dello storico dell’arte Alessandro Giovanardi. Un pomeriggio alla scoperta delle figure e dei simboli dell’archetipo della donna tessitrice, in un viaggio dall’archeologia all’arte contemporanea.
Filatura e tessitura, certamente sostanziali nelle testimonianze del Museo Archeologico di Verucchio e dei ritrovamenti villanoviani dell’intera vallata, saranno il tema del dialogo fra archeologia scientifica, antropologia culturale e iconografia, in un confronto ideale attraverso tempi e spazi della vita umana tra antico e presente.
“Il lavoro della filatura, della tessitura, così come quello della cucitura e del ricamo, è certo prerogativa di dèe ed eroine sospese tra storia e mito, segno distintivo del lavoro femminile, testimoniato da una ricca messe di documenti letterari e visivi. – afferma Alessandro Giovanardi – Tuttavia, cadrebbe in errore chi si immaginasse tale attività e il suo potenziale metaforico e simbolico come alcunché che releghi la donna in un lavoro umile e poco significativo. Ordito, trama, tessitura hanno a che vedere con la struttura del cosmo, la vita e il destino degli uomini, le potenze magiche, ma anche di pensiero sacrale di cui la donna è temuta o benigna custode”.
Al termine aperitivo e brindisi di chiusura a cura di Kiss My Piada’s. L’iniziativa è gratuita ed è gradita la prenotazione.