Home___primopianoMichele Lari: “Basta guerra fredda per l’Anfiteatro di Rimini”

L'assessore alla cultura nel rispondere a Ceccarelli della Lega: "Città non capisce dispute ideologiche, lasciamo lavorare gli archeologi"


Michele Lari: “Basta guerra fredda per l’Anfiteatro di Rimini”


18 Ottobre 2024 / Redazione

A Rimini il consigliere comunale Enzo Ceccarelli (Lega) che, nel plaudire alla notizia circa l’intervento congiunto Soprintendenza/Comune su nuove analisi area Anfiteatro Romano, chiedeva un ‘coinvolgimento’ di esperti e personaggi esterni. Gli ha risposto l’assessore alla cultura Michele Lari, ricordando che si tratta di “un progetto scientifico e culturale che, come certamente saprà, discende dal colloquio che il sindaco Sadegholvaad aveva avuto a fine agosto con l’allora Ministro alla Cultura, Gennaro Sangiuliano, durante le giornate del Meeting di Rimini”.

E Lari ha proseguito: “La disponibilità formale della Soprintendenza si è poi concretizzata all’inizio del corrente mese. Nella lettera al sindaco, la Dottoressa Gonzato scrive: ‘come concordato per le vie brevi, si garantisce la collaborazione di questa Soprintendenza a condurre ricerche archeologiche nell’area dell’Anfiteatro romano/CEIS di Rimini al fine verificare la potenzialità del sedime e la presenza di depositi archeologici’. A tal scopo, sarebbe opportuno far precedere alle indagini sul campo una ricerca d’archivio e bibliografica esaustiva che ricostruisca la documentazione disponibile presso i diversi Enti, nonché la storia dell’area in oggetto”.

“Questo è lo stato dell’arte, ad oggi. Sui documenti e sulle ricerche scientifiche io credo sia il caso di lasciare fare a chi per legge e per competenza deve condurre questi rilievi. Se posso permettermi, abbiamo l’occasione dopo non so quanti anni e quanti decenni di lasciarci alle spalle le tante, troppe battaglie politiche, ideologiche che si sono combattute su quell’area. Le migliori armi oggi sono quelle della scienza e della conoscenza; francamente credo che non solo sia stanca ma letteralmente la stessa Rimini faccia fatica a comprendere certe battaglie sulla base di un solo portato ideologico. Io non so a quali documenti Lei faccia riferimento. Esistono relazioni fatte in passato dalla stessa Soprintendenza che, sulla base di rilievi e non di opinioni, dicono cose precise. Ora anche queste, insieme ad altro materiale verrà nuovamente sottoposto a verifica documentale. Ma a garanzia di tutti, in particolar modo di Rimini, dell’Anfiteatro e del CEIS, è opportuno e logico lasciare spazio, parole e fatti alle competenze designate, togliendo anche quella patina di politica da ‘guerra fredda’ che ha per troppo tempo circondato la vicenda. Credo che a questo punto il dovere più impellente della politica cittadina sia dare certezze storiche e scientifiche alla ricerca, e non trasformare ancora una volta quel pezzo di città in una palestra polemica tra famiglie politiche opposte. Il Consiglio comunale e le commissioni saranno naturalmente informate adeguatamente circa lo sviluppo e l’evoluzione della cosa”.