HomePoliticaRimini, disservizi Start Romagna: l’assessora Frisoni risponde al consigliere Renzi

“Il problema è a monte, prima è necessario risolvere la questione salariale per rendere più attrattiva la professione dell'autista”


Rimini, disservizi Start Romagna: l’assessora Frisoni risponde al consigliere Renzi


18 Ottobre 2024 / Redazione

L’assessora alla Mobilità  di Rimini, Roberta Frisoni ha risposto all’interpellanza del consigliere Gioenzo Renzi circa i disservizi di Start Romagna, denunciati pubblicamente, tra l’altro, pochi giorni fa dalla stessa Frisoni.

“Ringrazio il consigliere Renzi perché ci consente di parlare di un tema che c’è, un tema che ci sta molto a cuore, non solo in questo momento, ma in particolare in questo momento che coincide con l’avvio dell’anno scolastico e con l’utilizzo del trasporto pubblico locale – spiega l’assessora – ,in primis da parte di tanti studenti e di tante studentesse, soprattutto delle medie e delle superiori, che grazie a questo servizio hanno la possibilità di raggiungere la scuola. Anche in passato i mesi di settembre e ottobre coincidevano con il verificarsi di alcune difficoltà soprattutto per quanto riguarda il tema dell’adeguamento ai nuovi orari di inizio anno scolastico, ma quest’anno non è un anno come gli altri.

Anche noi come amministrazione comunale abbiamo chiesto un tavolo urgente con Start Romagna e AMR perché il monitoraggio che stavano facendo non ci stava convincendo per alcuni aspetti – sottolinea l’assessora – .Va detto che quest’anno, a quelle che sono le ordinarie difficoltà di adeguamento ai nuovi orari, si è aggiunto un tema che è dibattuto a livello nazionale, soprattutto nel nord Italia, di mancanza di appetibilità della professione dell’autista perché questa tipologia di lavoro – come abbiamo avuto modo di discutere anche in alcune commissioni consiliari -risulta non attrattiva a causa degli stipendi troppi bassi a fronte anche della richiesta di un impegno lavorativo che prevede turnazioni anche nei giorni del sabato e della domenica, in condizioni a volte non sempre agevoli.

In questo momento storico, queste professioni risultano essere troppo poco pagate, per questo la prima cosa che si dovrebbe fare è aumentare il fondo nazionale ‘trasporti’, perché in questo settore, come emerge anche a livello territoriale, se 100 sono i costi, solo il 35% è coperto da ricavi, tutto il resto è dato da contributi pubblici e la maggior parte di questi vengono da Roma, quello che viene dagli enti pubblici è una goccia nel mare. Dunque, questa è la priorità in questo momento, una revisione strutturale dei contratti e delle risorse messe a disposizione. Nel frattempo, cosa possiamo fare noi? Noi dobbiamo pretendere che a livello locale la nostra azienda metta in campo tutte le possibili azioni per rendere questa professione più appetibile, per incentivare la professione e adeguare la remunerazione allo sforzo. E’ questa una delle cose che abbiamo chiesto con forza al tavolo convocato d’urgenza con Start e Amr.

Intanto, pretendiamo anche che ci sia più comunicazione, che vengano date informazioni in tempo reale che possano dire se li mezzo sta arrivando o è in ritardo, avere un approccio comunicativo sia nei confronti degli utenti finali che dei dirigenti scolastici, ci vuole un’azienda più vicina alle esigenze delle famiglie – conclude l’assessora -.La soluzione non credo che passi sulle penali legate alle corse saltate, le darò attraverso risposta scritta tutti i dati che lei chiede a tale riguardo, ma quello che deve essere risolto è a monte la questione salariale per rendere più attrattiva la professione”.