Home___primopianoNon di sola tagliatella vive l’uomo

La Confraternita alla corte di Michele Mazzetti, l’ultimo dei ristoratori nati nel Borgo San Giuliano


Non di sola tagliatella vive l’uomo


27 Ottobre 2024 / Enrico Santini

Ogni tanto, semel in anno, è doveroso e necessario sgarrare. La gloriosa e grandiosa Confraternita della Tagliatella, guidata dall’impareggiabile, inimitabile, ieratico Gran Maestro, N.H. della Marchina, alla ricerca della riminesità si è consegnata anima e corpo, alla sapiente regia di Michele Mazzetti, l’ultimo dei ristoratori nati nel Borgo San Giuliano, che ci ha accolto nel suo sfavillante regno, Due come noi, con la consueta e conosciuta ospitalità, perché la classe non è acqua…

Abbiamo assaporato i piatti della tradizione iniziando il simposio con le classiche canocchie al vapore, delicati seppiolini e le tradizionali poveracce, per passare al piatto forte della serata: un superbo risotto, indi brodetto e seppia con piselli. Poi ciambellone, caffè, amari e chiacchiere a randa. Dimenticavo, mea culpa, il vino di una nota cantina cortinese, di cui, Freud mi aiuti, non ricordo il nome.

“Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi” così Tancredi nel Gattopardo, e noi siamo, modestamente, siamo gli eredi rurali del Principe di Lampedusa.

Rurali sempre,

Enrico Santini