“Nidi per tutti e psicologo gratis, saremo i primi in Italia”: De Pascale svela il programma
30 Ottobre 2024 / Redazione
Lo psicologo gratuito per gli under 26, le liste d’attese azzerate per i nidi, i 2.000 alloggi in affitto agevolato per studenti e lavoratori, il sostegno alle città 30 che si vorranno aggiungere a Bologna, i corsi di lingua per tutti gli stranieri. Eccolo finalmente, in otto capitoli e 60 cartelle, il programma di Michele de Pascale, concordato con il suo amplissimo “campo largo” in pista per l’Emilia-Romagna alle regionali del 17 e 18 novembre. “Emilia-Romagna libera di sognare e capace di fare” è il titolo del testo, la cui prima copia è stata stampata alla cooperativa sociale l’Olmo, a Montecchio Emilia. Tra i capitoli più voluminosi quello sulla sanità, attesa da una “difesa e al tempo stesso un rilancio”, come si legge nel programma, in 15 punti. Spicca la riorganizzazione del servizio socio-sanitario, “abbattendo i muri fisici e organizzativi che ancora condizionano le sinergie tra i settori sociale e sanitario, garantendo l’impiego più efficiente delle risorse disponibili e la rimozione di ogni spreco e ogni costo che non produce servizi ai cittadini”.
Per quanto riguarda i discussi ambulatori per i codici lievi che dovrebbero sgravare i pronto soccorso, “creeremo una maggiore integrazione tra i Cau e i medici di medicina generale per una gestione migliore delle urgenze minori e delle non urgenze”.
Previsto anche un nuovo patto con i medici di medicina generale che “facendo leva sulle forme di aggregazione, definisca standard organizzativi certi e sviluppi un ruolo sempre più organico al ridisegno della sanità territoriale, garantendo accessibilità e presa in carico” anche grazie ai nuovi strumenti digitali. Al personale sanitario, infine, de Pascale garantisce “turni meno usuranti, sicurezza personale, formazione di qualità, opportunità di carriera, esonero da responsabilità penali in caso di errori colposi”.
Capitolo welfare. De Pascale si propone intanto di “completare il percorso intrapreso in questi anni per trasformare, prima regione in Italia, il sistema 0-6 anni in un servizio universalistico, al pari della scuola”. Concretamente, questo significa “azzerare liste d’attesa e costi a carico delle famiglie per garantire reali pari opportunità a tutti i bambini e a tutte le bambine fin dalla primissima infanzia”. Nel programma ‘ufficiale’ è confermata l’intenzione di garantire lo psicologo gratuito ai giovani, un modo “non solo per prevenire e contrastare il peggioramento delle condizioni di salute mentale, ma per offrire alle ragazze e ai ragazzi gli strumenti per sviluppare una resilienza emotiva, per migliorare le loro capacità di gestione dello stress e costruire una solida base di benessere psicologico che li accompagnerà nell’età adulta”.
Ai giovani, ma non solo, guardano le scelte sulla casa.
“Intendiamo innescare – si legge nel programma – un meccanismo virtuoso di rigenerazione urbana e politiche abitative tanto pubbliche quanto private che, già nei prossimi 5 anni, metta sul mercato degli affitti calmierati almeno 2.000 alloggi in più per lavoratori e studenti”. La Regione “farà la propria parte: insieme alle aziende sanitarie locali reperirà, adatterà e metterà a disposizione degli operatori della sanità dell’Emilia-Romagna i primi 200 alloggi”. In cantiere c’è però anche una revisione della legge urbanistica regionale “che limiti gli attuali strumenti di deroga” e l’aggiornamento della legge sarà fatto ponendo la rigenerazione urbana come “volano di un nuovo sviluppo pienamente sostenibile”. Ma non basta ridurre il consumo di suolo: “adotteremo entro il 2025 una strategia per la neutralità carbonica e una legge regionale per il clima e lo faremo con il concorso di tutti i saperi e di tutte le competenze disponibili”.
Per quanto riguarda la prevenzione da future alluvioni, viene ‘ufficializzata’ anche la scelta di “un’agenzia specializzata totalmente dedicata alla sicurezza territoriale, organizzata per bacini idrografici, con un grande piano di assunzione di geologi, ingegneri e tecnici, al fine di potenziare la nostra capacità di azione quotidiana”.
Sul fronte lavoro si parla di un salario minimo di “almeno nove euro all’ora” su tutti gli appalti della Regione, “lo stesso dicasi per tutti gli enti e le aziende collegate”, perché “ovunque ci siano finanziamenti pubblici il lavoro sia tutelato e adeguatamente retribuito”. Migranti: “ci impegneremo anche per garantire a tutte le persone che vengono ospitate qui, anche temporaneamente, corsi di lingua italiana e formazione professionale. Chi vuole lavorare e integrarsi deve avere la possibilità di farlo. Togliere queste opportunità è stato un errore della destra e noi dimostreremo invece come si può vincere questa sfida”, recita ancora il programma del centrosinistra.
Infrastrutture e trasporti. Intanto “porteremo a compimento il processo di aggregazione delle aziende dell’Emilia-Romagna in un’unica grande azienda dei trasporti regionale e di rilievo nazionale”. Inoltre, sulla sicurezza stradale, “sosterremo le scelte dei comuni di estendere le ‘zone 30’, così come quella dei Comune di Bologna di istituire la ‘città 30’, anche come strumento di ridisegno dello spazio pubblico urbano e delle strade, a vantaggio della fruizione ciclo-pedonale e del verde”.
Sulle strade e le autostrade, invece, il testo concordato in coalizione è molto cauto. “Da troppo tempo- si legge- il sistema regionale è inchiodato ad un elenco di interventi significativi sulla rete stradale e autostradale – come il Passante di Bologna, la Bretella Campogalliano-Sassuolo, la Cispadana, l’ampliamento dell’A13 con la terza corsia tra Bologna Arcoveggio e Ferrara Sud e dell’A14 con la quarta corsia tra Bologna San Lazzaro e la diramazione per Ravenna, l’adeguamento della Statale 16, ecc. – che non ha trovato soluzione concreta, nonostante l’impegno coerente di Regione ed enti locali. Chiederemo una rivalutazione complessiva del quadro programmatico vigente, anche per aggiornarlo rispetto alle priorità e alle compatibilità di sistema”.
Infine, gli aeroporti. Quello di Bologna “è oggi in una condizione di oggettivo affanno per la rapida crescita dei movimenti e dei passeggeri e per l’impatto acustico e ambientale. Il nostro obiettivo è costruire un sistema regionale integrato per la gestione degli aeroporti in Emilia-Romagna e un nuovo piano strategico che adegui in termini qualitativi l’aeroporto di Bologna e sfrutti le potenzialità inespresse di crescita passeggeri di Forlì, Rimini e Parma”.
“Sono sinceramente molto soddisfatto del risultato”, commenta de Pascale diffondendo oggi il testo definitivo. “È un programma articolato perché tanti sono stati i protagonisti e le tappe che hanno portato alla sua stesura, valorizzando e dando voce a un’ampia pluralità di anime”. Secondo il candiato “non era affatto scontato che si giungesse a una sintesi tanto condivisa e armoniosa e questo lo considero un successo unanime importantissimo”.
(Agenzia DIRE)