Gent.le Direttore,
mi sia consentito di replicare all’articolo apparso sulla vostra testata a firma di Maurizio Melucci.

Nel testo correttamente si riporta quanto dichiarato il giorno prima da Elena Ugolini e cioè che “ci sono troppi vincoli al turismo. Dobbiamo cambiare la legge per favorire gli investimenti e la rigenerazione delle strutture” e poi che “serve prima di tutto una nuova legge urbanistica regionale, che elimini i vincoli attuali che rappresentano troppe limitazioni agli investimenti e soprattutto alla rigenerazione urbana”.
Dopodiché questa dichiarazione viene definita dall’autore come “interessante, per la speculazione edilizia, molto meno per creare nuovi servizi e nuove opportunità legate al turismo”.
Sinceramente mi pare una storpiatura soprattutto perché nell’intervento citato, subito dopo Elena dice esattamente il contrario e cioè che “I condhotel sono un tassello interessante dentro una visione più ampia su quello che ci immaginiamo tra dieci anni”.
Come si forma questa visione? Secondo noi in maniera molto diversa da come è stato fatto negli ultimi anni e che ha portato ai risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Noi non crediamo nel potere salvifico di pochi che decidono sbrigativamente i destini degli altri, non crediamo alle ricette semplici che sollevano dal prendersi cura delle relazioni più fragili. “No taxation without rapresentation” era lo slogan della Rivoluzione americana, e noi ci crediamo fermamente.
Proprio a Rimini, la città in cui vivo, nel 2008 grazie anche ad un Sindaco che veniva dalla mia stessa professione, non da una lunga trafila di incarichi nei vari consigli comunali o regionali, si è vissuta la straordinaria stagione del Piano Strategico a cui hanno partecipato con entusiasmo oltre 50 organizzazioni sociali ed economiche.

Melucci nel suo articolo dice “proposte zero”. No, tantissime proposte di cui una immediatamente operabile a costo zero: riconsegniamo il Piano strategico nelle mani della gente che lavora ogni giorno e sono sicura che sapranno liberare tante energie. In questo periodo di campagna elettorale ho incontrato esperienze straordinarie e sono sicura che in un ambito di quel tipo darebbero un contribuito straordinario ad immaginare insieme il futuro.
Colgo l’occasione anche per esemplificare a quale livello di dettaglio vogliamo arrivare nelle relazioni più fragili: primo, c’è un comparto, che è quello delle forze dell’ordine, che viene chiamato costantemente a rinforzo a causa del livello di insicurezza che percepiamo ogni giorno e soprattutto quando le città turistiche si riempiono; se a queste persone non viene data la possibilità di abitare con dignità, magari con le proprie famiglie, a prezzi compatibili con i loro stipendi la politica non fa quello che deve fare, non è al servizio ma prova a servirsi dei cittadini. Le case si costruiscono pensando alle condizioni di chi ci deve abitare non per costruire ancora con uso ulteriore di territorio dove altri non andrebbero ad abitare.
Secondo esempio: non c’è turismo se i negozi di prossimità chiudono. I marciapiedi ed i centri storici sono pieni di vetrine spente.
Le forze dell’ordine e gli esercizi commerciali sono fondamentali per lo sviluppo turistico di cui Melucci ci chiede di parlare. O no?
La ringrazio per l’ospitalità che vorrà accordarmi e sono disponibile quando vuole ad entrare in ogni dettaglio della nostra proposta per il governo della Regione Emilia Romagna.

Cecilia Argentina, candidata nella circoscrizione di Rimini nella Lista Elena Ugolini Presidente

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