HomeSaluteRimini, oltre 150 persone al Teatro Galli per il Charity Dinner dello IOR”

13.500 euro l'incasso dell'evento, che sarà utilizzato per fornire visori di realtà virtuale ai pazienti oncologici più giovani


Rimini, oltre 150 persone al Teatro Galli per il Charity Dinner dello IOR”


15 Novembre 2024 / Redazione

Grande partecipazione alla serata Charity Dinner Ior di Rimini al Teatro Galli. La serata di raccolta fondi è andata in scena giovedì 14 novembre. L’incasso, di circa 13.500 euro, sarà utilizzato infatti per dotare l’Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale “Infermi”, centro di riferimento per la presa in carico dei tumori che colpiscono le fasce d’età più giovani, dei nuovissimi visori di realtà virtuale e realtà aumentata realizzati dalla casa di produzione Softcare Studios: un fulgido esempio di come la tecnologia possa essere sempre più al servizio del paziente, specie se nativo digitale, al fine di alleggerirne la degenza. L’evento è stato curato da SGR, Banca Malatestiana e I Girasoli Catering e Banqueting, che ha curato l’apprezzato menù e il servizio.

“Il mio lavoro quotidiano e quello di tutta l’equipe è quello di creare un ambiente meno “ospedaliero” possibile, cercando far vivere la quotidianità di una vita familiare anche nel periodo di permanenza all’interno del reparto – spiega la dottoressa Samanta Nucci, psiconcologa del reparto – ed è qui che diventa fondamentale il supporto dello IOR e di tutte le associazioni. I libri, i giochi, la pet therapy sono tutti strumenti che ci permettono di creare “bolle” di tranquillità per i ragazzi e i bambini, offrendo spazi ed esperienze che gli permettano di non vivere, parlare e pensare soltanto alla loro malattia. I visori si inseriscono proprio in questo contesto, come utilissimo strumento soprattutto perché è una tecnologia che permette di essere tarata sulle esigenze delle diverse età, dai bambini piccoli fino agli adolescenti – sottolinea la dottoressa -.Inoltre, la possibilità di essere usati assieme a una seconda persona che interagisce con il paziente, ci permette di creare uno spazio di condivisione incentrato su un’esperienza bella, evitando anche l’isolamento, soprattutto per gli adolescenti, che purtroppo tendono a passare ore da soli con il loro telefono”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche la responsabile dell’Oncoematologia Pediatrica di Rimini, la dottoressa Roberta Pericoli: “Fare l’oncologa in un reparto pediatrico è un’avventura nuova e diversa ogni giorno. Le esigenze che dobbiamo colmare non sono soltanto quelle di medico curante, ma anche di punto di riferimento per i bambini e ragazzi ma, spesso, soprattutto per le loro famiglie. La malattia, in un’età così giovane, viene spesso subita come un’ingiustizia che non si è preparati a affrontare: il nostro compito è spesso quello di essere pronti a rassicurare, spiegare, rispondere a tutti quei dubbi e necessità che nascono quotidianamente”.

A rendere ancora più bella la cornice della “Sala Ressi” e più significativa la serata a favore dei giovani con problematiche oncologiche la presenza di loro coetanei, adolescenti, nello staff: dodici ragazzi e ragazze dell’Istituto “Valturio” di Rimini, coinvolti assieme ad una loro professoressa in un progetto di volontariato formativo. Dopo aver conosciuto lo IOR durante alcuni incontri svolti nelle scorse settimane, gli studenti si sono impegnati nell’accoglienza degli ospiti: un modo per mettersi a disposizione di una causa che, comprensibilmente, li tocca molto da vicino. Un impegno che avviene sempre fuori dall’orario scolastico, quindi donando proprio il loro tempo libero, e che non si fermerà a questo evento, ma proseguirà nelle attività natalizie dello IOR a favore della ricerca scientifica.

L’occasione è stata anche propizia per raccontare ai presenti lo stato d’avanzamento dei lavori del nuovo Day Hospital Oncologico dell’Ospedale “Infermi”, causa a cui era dedicata l’edizione 2023 del “Charity Dinner”. A mostrarli in anteprima alla platea il direttore Generale IOR e riminese doc, Fabrizio Miserocchi.

“Sono molto contento di ritrovarci qui ad un anno di distanza per presentarvi il risultato di un impegno importante: un vero e proprio lavoro di squadra, che siamo riusciti a concludere grazie sicuramente all’impegno della direzione sanitaria dell’Ospedale Infermi; ai tecnici dell’AUSL; al responsabile di reparto, il dottor Davide Tassinari, alla cui richiesta di supporto abbiamo subito risposto presente anche grazie a una squadra di imprenditrici eccezionali del nostro territorio che si sono spese personalmente contribuendo in maniera determinante con il loro appoggio economico alla riuscita del progetto. Ed è bello che questo gruppo, assieme ad Italiana Carburanti srl, sia tutto al femminile e che sia quasi tutto presente qui questa sera: Linda Gemmani, Rita Leardini, Amalia Maggioli e Alessia Valducci, alle quali si aggiunge Micaela Dionigi che non ha potuto esserci. Dai rendering che vi abbiamo presentato, questa sera potete ammirare le foto del reparto dopo solo un anno dal via ai lavori: reparto che proprio in questi giorni non solo è stato ultimato, ma ha già preso piena operatività, offrendo spazi confortevoli e adeguati per i pazienti oncologici e per i medici e gli operatori che quotidianamente operano e lavorano al suo interno».

 La serata si è conclusa con un’emozionante testimonianza di due mamme, Laura e Cristiana, che hanno confermato quanto già spiegato nel suo intervento dalla dott.ssa Roberta Pericoli, ovvero che mai come nel caso di un paziente pediatrico il tumore rappresenta una malattia che colpisce l’intera famiglia. In una breve ma intensa video-testimonianza le donne hanno spiegato alla platea cosa comporti, per un genitore, essere al fianco di un adolescente che subisce questa “ingiustizia”, che li costringe a mettere in pausa la propria vita mentre gli amici fuori dal reparto continuano a fare le loro esperienze.