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Il saluto di Prodi: “Vedo una piazza promettente”


Regionali: De Pascale, ultimo appello da Bologna con oltre duemila persone


16 Novembre 2024 / Redazione

Michele de Pascale in piazza Santo Stefano con tutto il centrosinistra per suonare la carica verso le Regionali di domani e lunedì. In piazza musica da discoteca e oltre duemila persone

Una piazza Santo Stefano gremita condivide questa sera a Bologna con Michele de Pascale, candidato a presidente della Regione Emilia-Romagna per il centrosinistra e civici, le pochissime ore che ormai mancano alla chiusura della campagna elettorale, in vista dell’apertura delle urne domenica 17 novembre alle 7. Con de Pascale ci sono tutte le candidate e i candidati delle cinque liste della coalizione che lo appoggia.

“Questi mesi di campagna elettorale – riflette Michele de Pascale con tutti coloro che lo sostengono – me li porterò per sempre nel cuore e nella testa.
Nel cuore perché sono stati un’avventura straordinaria, un viaggio che mi ha regalato l’opportunità di conoscere persone, territori ed esperienze che fanno grande e unica
l’Emilia-Romagna; realtà che in parte conoscevo, come figlio di questa terra e amministratore, ma che in parte sono state una vera e propria meravigliosa scoperta.
E nella testa perché, se da lunedì avrò l’onore di ricevere dalle cittadine e dai cittadini di questa regione l’opportunità di guidarla per i prossimi cinque anni, non ci sarà giorno nel quale non mi impegnerò con tutto me stesso per valorizzare al meglio le persone che in questi mesi ho guardato negli occhi, i territori e le esperienze che mi hanno fatto scoprire e riscoprire.
Le sfide sono tante: difendere la salute pubblica e riformare il sistema sanitario regionale, mettere in sicurezza il nostro territorio da frane e alluvioni, contrastare i cambiamenti climatici, riducendo le emissioni e difendendo nel contempo il lavoro e l’impresa, tutelare i diritti alla casa e all’istruzione e potenziare i collegamenti, solo per fare alcuni esempi.
È un programma ambizioso, ma sono certo che possa diventare realtà, perché costruito su fondamente solide, a partire dall’unione di forze politiche ed esperienze civiche serie e appassionate, ma soprattutto grazie alle donne e agli uomini di questa regione che ogni giorno si impegnano per rendere l’Emilia-Romagna ancora più solidale, innovativa, moderna, legata alle sue radici ma allo stesso tempo sempre più connessa all’Europa e al mondo”.

In prima fila ci sono tutti. C’è il presidente uscente Stefano Bonaccini, i vertici Pd, arriva anche Casini, c’è Lepore. Il candidato punta tutto sulla partecipazione: «La soglia minima è quella del 50%, anche se non particolarmente edificante».

Arriva anche Romano Prodi, in ritardo da Roma: «Se guardiamo la piazza direi che va bene. E poi la Meloni dove perde non va: questo segnale è meglio di una indagine demoscopica… penso andrà bene. Sono preoccupato per il mondo, non per l’Emilia Romagna»