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Domani al Cinema Sant’Agostino un viaggio nei 70 anni di storia della RAI con le canzoni dello Zecchino d’Oro


Rimini, Amarcort Film Festival entra nel vivo


4 Dicembre 2024 / Redazione

Si comincia a scaldare questa edizione di Amarcort Film Festival, con i primi grandi ospiti e la consegna dei primi importanti riconoscimenti. La manifestazione, giunta alla sua 17esima edizione, è patrocinata e supportato da Comune di Rimini, Cineteca di Rimini, Ministero della Cultura, Alto Patrocinio del Parlamento europeo, Regione Emilia-Romagna, Emilia-Romagna Film Commission.

Dopo la serata di debutto di martedì 3 dicembre – “Cinema e neurodivergenza”, un evento dal forte impatto emotivo e sociale con la proiezione di una selezione di cortometraggi, curata in collaborazione con l’ASL della Romagna e Centro Autismo di Rimini – e l’appuntamento di questa sera (mercoledì 4 dicembre), dedicato ai 40 anni di Ghostbusters, la 17esima edizione del Festival prosegue con due serate imperdibili, che metteranno al centro i 70 anni di storia della RAI e il legame indissolubile tra Rimini e il maestro Federico Fellini, con la consegna del premio “Un felliniano nel mondo”, oltre alle proiezioni dei tre film finalisti del Premio “Burdlaz” e l’incontro tra i registi e gli studenti delle scuole superiori. 

In programma una settimana di proiezioni dedicata ai finalisti delle 11 sezioni in concorso: in gara 208 cortometraggi provenienti da 81 paesi del mondo. Il Festival rappresenta un punto di riferimento per cineasti e appassionati, accogliendo opere di qualità da tutto il mondo, con cortometraggi che includono attori noti e una varietà di generi e stili.

 

Giovedì 5 dicembre

Durante la mattina sarà riproposto alla Cineteca l’appuntamento con CinemAttualità, dedicato agli studenti delle scuole superiori. 

Al Cinema Tiberio, alle 9.30, gli studenti delle scuole superiori sono invitati alla proiezione di “Non credo in niente”, film finalista al Premio Burdlaz. Mentre i più grandi si confrontano con temi complessi, i bambini delle scuole elementari trovano il loro spazio alle 10 al Cinema Sant’Agostino. Qui, CinemAmbiente li accoglie con la proiezione del corto “Acquateam Missione Mare”, accompagnata dall’intervento della Fondazione Cetacea. Alle 11.30, sempre al Cinema Sant’Agostino, ma nella Sala 1, l’attenzione si sposta sulla tecnica con una masterclass sui digital effects guidata da Samuele Ramberti. Nel primo pomeriggio, il programma si diversifica ulteriormente. Alle 14.30, il Cinemino ospita la proiezione di “Ginger e Fred” per gli studenti del Campus. Il capolavoro di Fellini si rivela un ponte tra generazioni, offrendo uno sguardo nostalgico e critico sul mondo dello spettacolo. Contemporaneamente, dalle 15 in poi, il cuore della città si anima con le proiezioni dei finalisti delle varie sezioni: alla Cineteca di Rimini, la sezione Gironzalon, mentre al Cinema Sant’Agostino, andrò in scena la sezione Aldina.

Alle 16.30, al Cinema Tiberio, la sezione Volpina mette in scena il dialogo tra danza e cinema. In contemporanea, al Cinema Sant’Agostino, si svolge la proiezione dei finalisti della sezione Amarcort. La serata si avvicina con una proiezione alla Cineteca di Rimini alle 18, dove i finalisti della sezione Gradisca presentano i loro corti. 

Infine, alle 21, al Cinema Sant’Agostino, “70 anni di RAI e Antoniano – Zum, Zum zum…! – Le canzoni animate dello Zecchino d’Oro: un incontro con gli autori Fabio Bozzetto e Diego Zucchi, Angela Senatore e alcuni rappresentanti di RAI e Antoniano. Modera l’evento Federico Fiecconi.

 

La giornata di venerdì 6 dicembre 

La giornata si apre, alle 9, al Cinema Tiberio con “Io e il Secco”, una proiezione dedicata agli studenti delle scuole superiori. Il film, finalista al Premio Burdlaz, sarà seguito da un incontro con il regista, offrendo ai giovani partecipanti l’opportunità di dialogare direttamente con l’autore e approfondire i temi dell’opera.

Poi, alle 10, al Cinema Sant’Agostino, si tiene “Cartoni a tutta natura: dietro le quinte dei film animati per scoprirne ispirazione e segreti”, un evento pensato per gli alunni delle scuole elementari. Fabio Bozzetto e Diego Zucchi, due professionisti di spicco nel mondo dell’animazione, sveleranno i segreti che si celano dietro le storie e i disegni animati, moderati dall’esperto Federico Fiecconi. Sempre alle 10, ma alla Cineteca di Rimini, è in programma un’altra proiezione del Premio Burdlaz per le scuole superiori: “La terra delle Donne”, seguita da un incontro con il regista.

Il pomeriggio si apre con una doppia proposta alle 14:30. Al Cinema Sant’Agostino verranno proiettati i videoclip finalisti della sezione Cantarel, mentre al Cinema Tiberio gli studenti del Campus potranno assistere al film “Non credo in niente”. Poco dopo, alle 15, al Cinemino, ci sarà un Q&A con i registi finalisti, un’opportunità preziosa per entrare in contatto con le menti creative dietro alcune delle opere in concorso.

Gli appuntamenti pomeridiani proseguono alle 16 con due proposte di grande interesse: al Cinema Sant’Agostino saranno proiettate le fiction finaliste della sezione Amarcort, mentre al Laboratorio Aperto presso il Museo della Città si terrà la seconda fase dell’open call di ENTRARTE Talent, dedicata al casting di attori residenti in Emilia-Romagna. Subito dopo, alle 17, sempre al Laboratorio Aperto, la regista e coach Valentina Chico guiderà una masterclass dal titolo “Direzione e studio di una scena, un evento formativo che promette di affascinare aspiranti registi e attori.

Alle 18, il Cinema Sant’Agostino diventa il punto di ritrovo per un incontro-aperitivo con i registi finalisti del Premio Burdlaz, un’occasione conviviale per dialogare con i protagonisti del festival. La giornata si concluderà in grande stile alle 21 al Cinema Fulgor, con la cerimonia di consegna del Premio “Un Felliniano nel Mondo”, un riconoscimento speciale che celebra il genio del maestro riminese e il suo impatto universale.

Il premio “Un felliniano nel mondo” quest’anno si sdoppia o, meglio, raddoppia. Il riconoscimento, promosso in collaborazione con il Fellini Museum, viene assegnato a due istituzioni elvetiche che hanno sostenuto e continuano a sostenere la diffusione della conoscenza del cinema di Fellini nel mondo: la casa editrice Diogenes di Zurigo e la Fondazione Fellini per il cinema di Sion. A ritirare i premi: il direttore della casa editrice Philippe Keel, figlio del fondatore Daniel Keel e il presidente della Fondazione Stéphane Martì.

Il nucleo originario della Fondazione, nata nel 2001, è costituito dalla collezione di Gérald Morin, assistente di Fellini nella prima parte degli anni Settanta. Oggi, dopo numerose acquisizioni e donazioni, la collezione comprende 15.000 documenti originali, di cui 9.000 relativi all’opera del regista riminese. Oltre ad allestire mostre all’interno del proprio spazio ed esporre la propria collezione in importanti musei (Eye Museum di Amsterdam, Ludwig Museum di Coblenza, Kunsthaus di Zurigo, Fondation Pathé di Parigi, Museo Fellini di Rimini) e e festival (Cannes, Venezia, Torino, Les Rencontres d’Arles) la Fondazione svolge un’attività editoriale, di ricerca e di formazione. Associare il patrimonio cinematografico all’arte contemporanea è un aspetto fondamentale della sua azione: diversi artisti contemporanei sono stati invitati a presentare le loro opere e creazioni in relazione a Fellini: Maurice Béjart, David Lynch, Pedro Almodovar. Lo Spazio Culturale della Fondazione a Sion ha dato ampio spazio alla fotografia e alla cultura visiva, ospitando mostre di fotografi e registi come Steve Schapiro e Wim Wenders. Nel 2019 la Fondazione Fellini e il Comune di Rimini hanno firmato un Protocollo d’intesa culturale che ha portato a una serie di collaborazioni per mostre in Svizzera e presso il Museo Fellini. In occasione del Centenario della nascita di Fellini, la Fondazione ha presentato in anteprima mondiale diverse mostre, tra cui Fellini’s Oniric Obsessions, dedicata al suo film incompiuto Il Viaggio di G. Mastorna e realizzata in collaborazione con la Jakob and Philipp Keel Collection di Zurigo.

Fondata nel 1952 a Zurigo Diogenes è una delle più grandi case editrici indipendenti di narrativa in Europa con quasi 1000 titoli pubblicati. Il legame tra Fellini e la famiglia Keel non è stato solo professionale; l’amicizia con Daniel – e poi con il figlio Philipp – è nata sul set di Roma, a cui l’editore viene invitato a seguito di una sua lettera a Fellini su film I clowns e sul libro che lo accompagnava. Siamo nei primissimi anni Settanta e da lì a poco Keel pubblica la sceneggiatura proprio del film alla cui lavorazione aveva assistito. Nello stesso anno anche Cappelli pubblica la sceneggiatura di Roma ma mentre l’editore italiano era più interessato al processo creativo e raccoglieva materiali di approfondimento scritti da collaboratori, l’editore svizzero, specializzato appunto in narrativa, la presenta quasi fosse un’opera letteraria e come contributi extra inserisce materiali fotografici e dichiarazioni dello stesso Fellini. Da un libro di Diogenes è tratto Fare un film, la raccolta più significativa dei testi di Fellini uscita per Einaudi. Sempre a Diogenes si deve la “scoperta” dell’attività grafica di Fellini e della sua rilevanza nella comprensione del cinema del regista. Nel 1976 esce infatti Fellini’s Zeichnungen con prefazione dell’illustratore Roland Topor: 180 disegni a colori che poi furono esposti a Zurigo nel 1977. Nello stesso anno Keel pubblica 400 foto di scena in Fellini’s Filme con la prefazione di Georges Simenon poi tradotto da Gremese e nel 1981 Fellini’s Faces. Ed è ancora Diogenes a editare il carteggio Fellini / Simenon poi tradotto in Italia da Adelphi.

 

https://www.amarcort.it

 

(Nel’immagine Simona Meriggi – Amarcort)