HomeCronacaRimini, folle inseguimento per le viuzze di Covignano: condannati due pregiudicati

Quasi tre anni per il conducente, due anni e sei mesi per l'altro, a bordo della vettura che fuggiva dalla Polizia anche una giovane di 27 anni


Rimini, folle inseguimento per le viuzze di Covignano: condannati due pregiudicati


4 Dicembre 2024 / Redazione

Sono state condanne non lievi quelle inflitte a due uomini che lo scorso maggio si erano resi protagonisti di un folle inseguimento a Covignano da parte delle forze dell’ordine: due anni e 11 mesi per uno, due anni e mezzo per l’altro.

I fatti risalgono al 26 maggio, quando verso le 13 una Kia azzurra con a bordo tre persone si aggirava con fare sospetto tra le ville della zona.

Da anni i colli sono nel mirino delle bande di ladri, tanto che i residenti di Via Covignano e delle Fonti si sono organizzati per sorvegliare come possono l’area: chat per comunicare e scambiarsi messaggi di allerta. E così è successo domenica quando alcuni residenti avevano chiamato direttamente la Polizia per quell’auto che effettuava manovre sospette.

Non appena la Volante è arrivata sul posto è stato facile individuare il veicolo segnalato. Il guidatore, un 38enne di origine marchigiana ha subito accelerato. In via delle Fonti è stata raggiunta dalla volante della Polizia. Anzi una super volante, un’Alfa Romeo Tonale appena assegnata alla Questura di Rimini. La Kia affiancata l’ha però speronata proseguendo la corsa.

A tutta velocità i fuggiaschi si erano spinti fino in fondo alla via. Una volta giunti in prossimità di una recinzione erano scesi dall’auto per proseguire a piedi ma in poco tempo erano stati fermati dalle volanti giunte a supporto dopo lo speronamento del “Tonale”.

In manette erano finiti il guidatore, un 38enne di S. Benedetto del Tronto, un 32enne di origine macedone ma da tempo residente a Rimini, tutti con precedenti per rapina, evasioni, lesioni, oltraggio a pubblico ufficiale e ricettazione: l’accusa per loro era quella di resistenza a pubblico ufficiale. A bordo anche una 27enne umbra che era stata invece denunciata a piede libero. Durante la perquisizione, gli agenti avevano trovato addosso agli uomini degli arnesi da scasso, confermando i sospetti iniziali.

Il tribunale ha ritenuto provati i fatti e ha condannato i due uomini a pene detentive e alla revoca della patente.

(immagine d’archivio)