Distretto socio-sanitario Riccione: più servizi per anziani e persone con disabilità
6 Dicembre 2024 / Redazione
Aumentare i posti nei centri diurni e residenziali per la cura e l’assistenza delle persone anziane non autosufficienti e disabili e migliorare i servizi domiciliari: sono gli obiettivi al centro della programmazione del fabbisogno dei servizi accreditati del Distretto socio-sanitario di Riccione. Il Comitato di Distretto conferma anche la prosecuzione dei progetti speciali per persone con demenza e con autismo.
Il comitato del Distretto socio-sanitario di Riccione, riunitosi nei giorni scorsi, ha approvato all’unanimità la programmazione dei fabbisogni per i servizi socio-sanitari da accreditare nei prossimi cinque anni. Le procedure di accreditamento riguarderanno tutti i servizi socio-sanitari del Distretto in scadenza a fine anno: dalle residenze per anziani non autosufficienti ai centri diurni, dai centri socio-riabilitativi residenziali e diurni per disabili ai servizi per l’assistenza domiciliare. Il piano del fabbisogno risponde alla necessità di adeguare l’offerta territoriale alle esigenze crescenti di anziani e disabili, introducendo modelli innovativi per la domiciliarità e il sostegno alle famiglie.
La programmazione dei fabbisogni, elaborata dal Distretto in base alla nuova normativa regionale, è frutto di una lunga e attenta analisi del contesto territoriale, con un focus specifico sulla popolazione non autosufficiente anziana e disabile, e dalle esigenze dei territori.
Dall’analisi emerge un indice di vecchiaia complessivo elevato pari al 202,5 per cento, a fronte di quello regionale che si attesta al 206 per cento e a quello nazionale pari al 200 per cento. La popolazione over 65 è distribuita prevalentemente nei comuni costieri mentre i comuni della Valconca, presentando un indice di invecchiamento molto elevato (fino al 263 per cento), necessitano di una più efficace distribuzione dei servizi socio-assistenziali.
Sulla base dei dati demografici e delle necessità di erogazione e distribuzione dei servizi, l’analisi territoriale ha evidenziato un bisogno significativo. Per l’area anziani si è evidenziato un fabbisogno di ulteriori 80 posti nelle Cra (case residenze per anziani non autosufficienti) oltre a un secondo centro diurno accreditato, di cui il Distretto è attualmente carente, con almeno 20 nuovi posti. L’incremento dei posti nelle Cra è finalizzato ad adeguare l’attuale offerta distrettuale al parametro del 3 per cento previsto dalla Regione Emilia Romagna quale rapporto tra la popolazione over 65 e il numero di posti letto in strutture residenziali per anziani, che oggi si attesta al 2,42%.
Per l’area disabili il comitato di Distretto ha approvato la programmazione di ulteriori 8 nuovi posti nei centri socio-riabilitativi residenziali, passando dagli attuali 42 accreditati a 50. Ciò permetterebbe di sopperire all’attuale carenza di servizi che costringe le famiglie a rivolgersi al di fuori del territorio e aspettare lo scorrimento delle liste d’attesa. Per quanto riguarda i centri diurni si prevede l’apertura di una nuova struttura a Cattolica con 20 posti che andrà a sopperire alla chiusura di un centro del Distretto.
La nuova disciplina per l’accreditamento dei servizi socio-sanitari prevede importanti novità per l’erogazione dei servizi di assistenza domiciliare per persone anziane e con disabilità. Il nuovo modello dovrà privilegiare interventi integrati e personalizzati, sviluppati intorno ai bisogni specifici della persona assistita e del caregiver, privilegiando la continuità e la qualità della vita dell’assistito nel contesto territoriale in cui vive. Il Distretto di Riccione, anche grazie al confronto con le rappresentanze sindacali, ha inoltre programmato un incremento del monte ore di servizio del 30 per cento in più rispetto all’attuale offerta.
Il Comitato di Distretto ha inoltre confermato il finanziamento per il 2025 di due progetti sperimentali avviati con successo nel 2024. Il progetto “Educatore a domicilio per persone con demenza” mira a sostenere le famiglie e a migliorare la qualità di vita delle persone affette da demenza, attraverso interventi educativi personalizzati e di stimolazione cognitiva. Il “Project Aut” ha invece risposto alla necessità di rivalutazione funzionale degli adulti con disturbo dello spettro autistico, fornendo supporto per la costruzione di progetti di vita personalizzati e attivando percorsi di training sulle abilità sociali. Nel 2025, il progetto amplierà le rivalutazioni a ulteriori 80 utenti e rafforzerà il coinvolgimento in attività di gruppo e individuali.