HomePoliticaRimini, Vincenzo Colla neo vicepresidente della Regione: “Siama una grande squadra, queste le sfide”

"Lepore sulla Giunta? Condivide le scelte di de Pascale"


Rimini, Vincenzo Colla neo vicepresidente della Regione: “Siama una grande squadra, queste le sfide”


12 Dicembre 2024 / Redazione

Nessun manuale Cencelli di democristiana memoria, ma il tratto del cambiamento generazionale applicato alla politica. Una “novità”, questa, che dà il senso di una “forte stabilità per il futuro”. L’appena nominato vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla è a Rimini questa mattina per una Conferenza europea su innovazione e ricerca. E con la stampa mette in fila le priorità di mandato. “Fa molto piacere la fiducia di Michele de Pascale, con me ha fatto uno scorrimento angrafico”, esordisce: “Siamo una grande squadra senza gerarchie”, continua mettendo in evidenza l’obiettivo della “ricucitura sociale” a fronte di “una nuova contemporaneità che polarizza. Dobbiamo governare la tecnologia” e “prendere quei gangli indispensabili per non perdere i nostri primati su brevetti, export e disoccupazione”. Il cambiamento, prosegue, è necessario occorre “pensare a come governare la digitalizzazione che polarizza e rischia di creare ottimati e sotto una bolla di lavoratori e imprese poveri”. Da questo punto di vista la Regione ha fatto il più grande investimento europeo sulla digitalizzazione con il super-pc del Tecnopolo di Bologna e ora di deve “investire sulla legge regionale per trattenere le teste, per la tenuta economica e della coesione sociale”. E anche qui la relazione con l’Europa è “fondamentale”.

Tra le sfide di mandato, continua Colla, ci sono la ricostruzione, e De Pascale tenendo la delega “ci mette la faccia”, e la sanità “quale tratto identitario della ricucitura sociale. Un campo in cui l’Emilia-Romagna ha tutte le condizioni per fare nuove progettazioni”, chiosa. Sulla sicurezza sul lavoro “non possiamo dividerci ed è giunto il momento di mettere in campo investimenti”. Colla li spiega: serve più tecnologia nei processi e nella logistica e “stiamo brevettando un sensore da applicare su tuta e mezzo” per evitare che si verifichino altri episodi come lo schiacciamento di Yaya Yafa all’interporto di Bologna. Inoltre “non possiamo permetterci di fare entrare gente nei luoghi di lavoro che non consosce lingua, sapere, formazione”. E se ci sono accordi sindacali d’imprese di qualità che possono essere emulati Inail ha le risorse per valorizzarli, “ci sono sempre due miliardi che non spendiamo”. Infine, occorre “stare su tutte le crisi aziendali che ci sono, quando i lavoratori perdono il posto le Istituzioni devono stare lì e questo tratto continuerà”. Domani, conclude il vicepresidente, è convocato il Patto per il lavoro e il clima che va aggiornato “un messaggio chiaro di come si vuole discutere in regione” e tra i punti c’è la sicurezza sul lavoro. “Chiederemo un incontro anche al ministero per discutere con il governo cosa fare in un ‘operazione per e non contro”.

E con Bologna? C’è “massima collaborazione anche perché è un asset fondamentale per tutta la regione”, a partire da aeroporti, ferrovie, logistica, e loro rapporti. Il vicepresidente spiega ai giornalisti come il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha accolto le scelte del neo presidente Michele de Pascale. “L’ho sentito ieri sera, c’erano tante aspettative ma il 30 non sta nel 10 e ha una grande postura di condivisione”.

(Agenzia DIRE)