88enne di Cattolica a processo per aver sottratto un milione a cugina centenaria
13 Dicembre 2024 / Redazione
Morta nel 2019 a 103 anni, una donna di Faenza ha lasciato un patrimonio di appena 4mila euro. Eppure aveva un patrimonio di 1,1 milioni. E’ finito così sotto indagine il cugino 88enne residente a Cattolica, amministratore di sostegno, accusato di averla derubata sistematicamente per dieci anni.
La vicenda è venuta alla luce per la denuncia di un amico di famiglia e consulente finanziario della donna, inizialmente nominato amministratore di sostegno. Sollevato dall’incarico in seguito a una denuncia infondata del cugino, con tant di sentenza assolutoria nel 2018, l’uomo ha assistito impotente al progressivo impoverimento della sua assistita. La centenaria, sempre più isolata e privata dei mezzi di comunicazione, si sarebbe ritrovata quasi in stato di indigenza.
Le indagini hanno rivelato un quadro inquietante. Nel corso degli anni, il patrimonio della donna è stato eroso da spese ingiustificate e spesso eccessive. Cene costose, un computer di ultima generazione, una poltrona ergonomica, viaggi e rimborsi chilometrici: un tenore di vita ben al di sopra delle necessità di una persona anziana e malata. Molte di queste spese, classificate come “coperte dalla privacy”, sono risultate difficilmente verificabili.
Oltre alle spese personali, l’88enne avrebbe percepito un compenso mensile di 5mila euro per la gestione del patrimonio della cugina, una cifra ritenuta eccessiva dai inquirenti.
Il processo si preannuncia lungo e complesso. L’accusa dovrà dimostrare in modo inequivocabile che l’imputato ha approfittato della sua posizione di fiducia per appropriarsi indebitamente del patrimonio della donna. La difesa, dal canto suo, cercherà di dimostrare che le spese sostenute erano necessarie o autorizzate dalla stessa beneficiaria.