Educare il Cane: tra la vecchia e nuova scuola si fa avanti una terza, rivoluzionaria
7 Gennaio 2025 / Giovanna Foschi
Chi è nel mondo cinofilo da tempo si è certamente imbattuto nelle due ‘scuole’ di educazione che più padroneggiano. La prima è quella più vecchia, che vede il cane come un sottomesso, e l’uomo per farsi ubbidire deve usare la violenza applicando punizioni fisiche. Una scuola nata quando la società era molto diversa e il livello di cultura e sensibilità non erano quelle di oggi.
Nonostante siano idee sorpassate c’è ancora, tra i professionisti chi usa questi metodi. Ma il cane educato con la violenza non è un cane bravo e ubbidiente, non è un cane felice. È solo un cane inibito! Ha paura del padrone, non lo ama e non lo rispetta, non lo vede come un riferimento (cosa fondamentale).
L’altra scuola è quella di approccio cognitivo relazionare, dove il cane è considerato un essere senziente e intelligente e si lavora principalmente sulla relazione uomo-cane: si lavora nel quotidiano(cibo, passeggiate ecc…) in questo modo il cane è più felice, i risultati saranno autentici e duraturi e si crea una buona relazione ed è quella che stanno usando la maggior parte degli educatori.
Ma ci può essere una terza via? La risposta è sì. Come ogni cultura anche quella cinofila è in continua evoluzione. Al momento, questo nuovo approccio è in fase sperimentale da alcuni esperti cinofili e ricercatori. Ancora, però, non c’è una scuola che la insegni. E comunque per metterla in pratica è indispensabile conoscere le proprie emozioni e quelle del cane perché questa terzo metodo è l’Apprendimento Emotivo.
Il cane ha una vasta gamma di emozioni simili alle nostre che si possono sfruttare per educarlo. Le emozioni sono un canale potente e immediato e soprattutto sono le ottime fondamenta e i muri portanti della relazione. L’ Apprendimento Emotivo è un processo legato alla neuroplasticità.
Alcune scuole per educatori cinofili hanno inserito nei moduli di studio anche la meditazione, questo significa che la consapevolezza e la gestione delle emozioni da parte di noi umani è sempre più importante. Il segreto di tutto è la Relazione e questa si può creare solo con l’approccio giusto che non comprenda nessuna forma di violenza.
È importante che, per il cane l’ambiente sia positivo e stimolante per il benessere emotivo e cognitivo.
A questo punto, quindi manca solo la legislazione, ossia regolarizzare queste scuole e i metodi accettati, in questo caso dovrà essere molto dettagliata e non dare spazio a fraintendimenti.
Giovanna Foschi
Autrice – giornalista – educatrice cinofila.