Home___primopianoViolentata da due giovani dopo l’adescamento online, la 16enne: “Non volevo fare sesso con loro”

Incidente probatorio questa mattina in Procura. L'adolescente sentita in audizione protetta


Violentata da due giovani dopo l’adescamento online, la 16enne: “Non volevo fare sesso con loro”


13 Gennaio 2025 / Redazione

Nella notte tra il 5 e il 6 agosto aveva chiamato il 12 raccontando di essere stata violentata da due ragazzi. Lei è una 16enne residente nell’entroterra riminese: il suo racconto ha portato all’arresto di due giovani, ora in carcere, con l’accusa di violenza sessuale di gruppo, a novembre. Questa mattina è stata sentita in Procura in audizione protetta durante l’incidete probatorio.

“Io non volevo fare sesso con loro – ha confermato  – e oltretutto dopo aver fumato ho iniziato a stare male”.
Nella mattinata del 14 novembre i Carabinieri del comando provinciale di Rimini hanno dato esecuzione a due misure cautelari nei confronti di due persone indagate per violenza sessuale di gruppo su una ragazza di 16 anni.

Si tratta di un neo diciottenne della provincia di Pesaro e Urbino e di un minorenne 17 anni della provincia di Rimini.

Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal Tribunale di Rimini e da quello dei Minori di Bologna. La vicenda è quella che ha coinvolto lo scorso agosto una ragazza di 16 anni. La ragazza aveva chiamato i soccorsi dopo essere stata scaricata in strada da alcuni sconosciuti. Le accuse sarebbero quelle di violenza sessuale di gruppo pluriaggravata su una minorenne.

Le indagini erano cominciate dopo la richiesta di aiuto della vittima che, nel mese di agosto , contattando il numero d’emergenza, aveva raccontato all’operatore di essere stata abbandonata in strada dopo aver subito rapporti sessuali non consenzienti poco prima con due sconosciuti.

Trasportata presso il Pronto Soccorso di Rimini, veniva medicata dal personale sanitario che confermava quanto riferito dalla ragazza, dimettendola con 30 giorni di prognosi.

I carabinieri, partendo dai pochi ricordi forniti, hanno ricostruito tutte le dinamiche:  venivano così acquisite registrazioni di tutte le telecamere della zona teatro dei fatti che consentivano di ottenere elementi utili al rintracciare l’auto utilizzata dai presunti aggressori su cui era stata fatta salire la minorenne.

Attraverso i dati ottenuti dall’automobile è stato facile per i militari scoprire l’identità dei due giovani che l’avevano utilizzata.

Tramite le analisi scientifiche condotte attraverso la comparazione dei campioni di DNA prelevati dal personale sanitario sulla vittima con quelli dei presunti responsabili è emerso che i profili analizzati dai Carabinieri del RIS di Parma erano quelli del 18enne e del 17enne: il primo è stato trasportato presso la casa circondariale di Pesaro mentre il minore è stato trasferito nell’Istituto penale per minorenni di Bologna. Entrambi saranno interrogati per la convalida delle misure.