Rimini, sostegno alle imprese e al turismo: il report del Sole24Ore
14 Gennaio 2025 / Redazione
Turismo e imprese vanno a braccetto. il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, prendendo spunto da un’indagine del Sole24Ore, prova a afre un quadro della situazione attuale di econimia e turismo: “L’edizione odierna del principale quotidiano economico del Paese presenta un interessante articolo riguardante il sostegno alle imprese italiane, intitolato ‘Cumulo Zes e 5.0, risparmi fino al 100 per cento della spesa’. Si da conto di una serie variegata di misure, contributi a fondo perduto, agevolazioni, esenzioni fiscali e tributarie messe in campo per la riqualificazione, la rigenerazione, l’adeguamento e la transizione energetica dei settori industriali principali”.
“In alcuni casi, e per alcune specifiche zone d’Italia (il Sud soprattutto), il cumulo degli incentivi può coincidere al millesimo con la somma dell’investimento privato – sottolinea il primo cittadino -. Ora, al di là dei dubbi dovuti ad alcune discutibili esperienze passate nell’applicazione senza controlli di agevolazioni di questa entità (110 Bonus, ad esempio), resta il fatto che i sostegni per l’industria sono diversi e non pochi. Il dubbio, da amministratore di un Comune ad altissima intensità turistica, è capire come mai proprio il turismo sia ogni volta letteralmente impalpabile come settore industriale necessitante di un sostegno per il suo rinnovamento. C’è sicuramente, nel pacchetto di incentivi, la misura della transizione 5.0 (che discende dal 4.0) che può riguardare anche gli hotel e le strutture ricettive per finanziare l’installazione o il miglioramento degli impianti di illuminazione e climatizzazione, a condizione che questi rispondano a specifici requisiti tecnologici. L’auspicio, naturalmente, è che possa essere utilizzato in maniera massiva senza lacci burocratici di sorta”.
“Ma quello che manca è un piano ufficiale e straordinario di incentivazione per il turismo, una misura che magari incrociando le Zone Economiche Speciali (ZES, ora solo al Sud) e le Zone Logistiche Semplificate (ZLS) offra crediti d’imposta con percentuali superiori almeno al 50 per cento a chi vuole mettere mano al proprio albergo o struttura turistica, compresa la rigenerazione delle ex colonie marittime, diffuse su una discreta parte del territorio costiero italiano”.
“Quello dei servizi, e del turismo in particolare, è il settore industriale che ha avuto più margini di crescita nell’ultimo triennio, grazie soprattutto all’attrattività nei confronti dei viaggiatori esteri. Permettere a questo settore industriale di adeguarsi agli standard internazionali, arricchire e modernizzare i servizi offerti significherebbe oggi investire sul futuro e sull’occupazione dell’intero Paese. Stupisce che ogni volta ci si trovi a commentare come anche a livello lessicale manchi un Piano di sviluppo del Turismo fatto non di contributi a pioggia ma di sostegni perlomeno fiscali che permettano l’investimento privato. Agricoltura, tessile, start up, trasporto merci, sono giustamente settori sostenuti in maniera plastica, in un momento di difficoltà economica del Paese – conclude Sadeghgolvaad -. Ma lo stesso dovrebbe essere per il turismo: una misura straordinaria per incentivare l’investimento privato su alberghi ed ex colonie sarebbe uno sguardo verso il futuro e non un contributo a fondo perduto.