HomeEventiPoggio Torriana, “Mentre Vivevo” fra teatro e arti contemporanee: al via la decima edizione

La rassegna di quatidianacom torna dal 26 gennaio al Teatro di via Costa del Macello 


Poggio Torriana, “Mentre Vivevo” fra teatro e arti contemporanee: al via la decima edizione


16 Gennaio 2025 / Redazione

A Poggio Torriana, sta per ripartire Mentre Vivevo – rassegna di teatro e arti del contemporaneo, progetto  che associazione quotidianacom cura dal 2015 presso la Sala Teatro di Via Costa del Macello  con il sostegno del Comune di Poggio Torriana,  presenta la seconda parte della programmazione 2024-2025.

Già nel titolo della rassegna – ideato parafrasando il celebre romanzo di William Faulkner “Mentre Morivo” – il progetto si propone come volano per una fruizione dell’evento teatrale non occasionale e marginale, ma abituale e centrale nell’immaginario e nella vita di una comunità. 

Mentre Vivevo vuole favorire un processo di crescita culturale non occasionale e elitario ma strategico e popolare, dove con “strategico” intende l’individuazione di azioni che non abbiano obiettivi limitati all’intrattenimento o alle attività ludiche, ma che accanto a esse si sviluppi un progetto più ampio rivolto a una sempre maggiore qualificazione degli interventi culturali.

La rassegna declina gran parte delle sue proposte al teatro contemporaneo d’autore, attraversando linguaggi e tematiche del nostro tempo.  

Su questa traccia si sviluppa il programma di questo segmento gennaio-aprile 2025, accogliendo artisti che attraverso un personale linguaggio si soffermano sulle incrinature meno visibili del nostro reale; osservano, interpretano, ci ritornano attraverso la forma dell’ironia, della comicità o di una spietata ovvietà le contraddizioni e il disorientamento di un’epoca, ma anche la risorsa che abbiamo sotto gli occhi e a cui da troppo tempo dimentichiamo di attingere: l’essere umanità.

L’apertura della rassegna di domenica 26 gennaio, dedicata alla Giornata della Memoria, ospita la proiezione del docu-film  “The Mayor – Me, Mussolini and the Museum” (2023), dove il regista Piergiorgio Curzi documenta il progetto purtroppo fallito dell’ex sindaco di Predappio Giorgio Frassinetti: convertire la vecchia Casa del Fascio in un museo e centro studi e documentazioni sul fascismo e i totalitarismi. Con il museo voleva creare un antidoto alla presenza dei neofascisti a Predappio.

Domenica 2 febbraio vedrà protagonista la compagnia Babilonia Teatri, formazione veneta pluripremiata – da ultimo il Leone d’Argento della Biennale di Venezia 2016 -, creatrice di drammaturgie scolpite nelle contraddizioni dell’oggi che con “Pedigree” racconta le difficoltà di una nuova generazione alle prese con genitori biologici e genitori di fatto, con nuove problematiche di identità e di coscienza. Pedigree è la storia di un giovane uomo, della sua famiglia con due madri, del padre donatore e dei suoi cinque fratelli di sperma sparsi per il mondo.

Domenica 16 febbraio sarà Denis Campitelli,  attore cesenate che alterna l’impegno cinematografico a quello teatrale e che da anni sviluppa una vena particolarissima, muovendosi tra il dialetto romagnolo e le derive del teatro contemporaneo, l’autore e interprete di “A trebbo con Shakespeare”. 

Denis Campitelli

Sembra che le storie più raccontate, divertenti e inquietanti allo stesso tempo, fossero quelle in cui si parlava di spiriti.  È Shakespeare riscritto a “trebb”,  che in dialetto significa ritrovo, veglia con amici, dove si racconta degli spiriti di Amleto, Romeo e Giulietta, Otello.

Si prosegue domenica 2 marzo con “L’uomo è un animale feroce” che l’attore Silvio Castiglioni  ha tratto da alcuni monologhi di Nino Pedretti, più noto come finissimo poeta in dialetto santarcangiolese, ma anche grande autore in lingua italiana; esempio ne sono i  testi presentati in questo spettacolo dai trascinanti effetti comici. Confessioni, o confidenze, dal tono amaro e divertito, malinconico e crudele che esplorano le stramberie, le fragilità e le ossessioni della donna e dell’uomo medio, i panni che Nino amava indossare con impareggiabile grazia.

Silvio Castiglioni

La Compagnia del Serraglio presenterà domenica 16 marzo “La custode”, dove il testo di Francesco Gabellini con la brillante interpretazione di Francesca Airaudo, attraverso riflessioni e speranze di una ex albergatrice disegna una bella figura femminile, con la voglia di reagire e l’inventiva tipica delle donne romagnole: cosa potrebbe succedere se durante i lavori di trasformazione della storica pensione Iris in lussuosi appartamenti, si rinvenissero i resti di una domus di epoca romana?.

Francesca Airaudo

“ Intenso e leggero, Francesco Gabellini è autore capace di spingere verso il futuro personaggi che ancora ‘vivono in dialetto’.”

Roberto Mercadini, tra gli artisti che abitarono le prime edizioni di Mentre Vivevo,  domenica 6 aprile chiude la seconda parte della rassegna  con “Moby Dick”, narrazione da Melville. Un viaggio negli abissi marini e in quella della parola, a caccia della balena bianca, dei suoi misteri. Ma Moby Dick, sostiene Mercadini, “non si può narrare, sebbene molti abbiano tentato (per citare Melville)”. Che può farne, allora, un narratore? Può far brillare alcuni frammenti incandescenti; far intuire, per sintesi, l’intera luce, l’intero calore del magma. 

Roberto Mercadini