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"Gli insegnanti autentici anche nelle scuole medie riminesi lo hanno comunque e sempre insegnato"


“Bene il latino fuori dalla catacombe”


18 Gennaio 2025 / Redazione

Non vi è un testo delle nuove indicazioni ministeriali sul quadro culturale e didattico della scuola italiana, solo sparse anticipazioni e la nota intervista di Valditara al Giornale. Il latino è ora additato ma non efficacemente promosso.Tuttavia chi non crede nei miracoli dovrebbe ora ravvedersi. Dopo i trent’anni delle 3i (internet inglese, informatica) e delle 2ee+p (efficienza, efficacia, produttività) prodotte dai gruppuscoli di “esperti” ministeriali della destra come della sinistra e conformisticamente omaggiate dal resto del sistema, l’ex MIUR, ora MIM toglie il latino dalla semi-clandestinità. Resta un optional, come fosse inessenziale, un orpello di cui si può anche fare a meno. Manca certamente anche al nuovo gruppuscolo di suggeritori del Ministro di neo-destra la capacità di una fondazionale indicazione di senso, una visione complessiva e non a caso il centenario dell’unica, vera Riforma, quella di Giovanni Gentile, a Roma è passato sotto silenzio.

A quel che si sa delle indicazioni di V. si consente tuttavia un insegnamento del latino anche fuori dalle catacombe in cui molti docenti di lettere e altre discipline esercitavano il loro magistero. Gli insegnanti autentici anche nelle scuole medie riminesi hanno comunque e sempre insegnato il latino, indipendentemente dalla materia di cui erano titolari: lo insegnavano quando formalmente si dedicavano alle strutture sintattiche dell’italiano come della matematica o delle scienze del mondo fisico o dell’intelligenza artificiale (1) poiché lo sguardo occidentale sul mondo non può che accadere entro le strutture generativo/trasformazionali della lingua latina. La (sinora solo annunciata) liberazione del potenziale cognitivo di questo antico e sempre nuovo e innovatore insegnamento potrà ora trasparentemente costituire il principale detonatore di rifondazione culturale e progresso nei prossimi decenni. Una sua forte ripresa in tutto il sistema dell’istruzione potrebbe, per virtù della potenza generativa di questa lingua, ridare legittimo orgoglio ai docenti e fornire fondazioni solide e dinamiche alle proiezioni umanistiche e scientifiche dei futuri studenti e ricercatori.

Gabriele Boselli

(1) G.Boselli Latino e intelligenza artificiale, in EDSCUOLA. Giugno 2024