Home___primopianoConcessioni spiagge: esposto-diffida di Mare Libero contro le proroghe del Comune di Rimini

La delibera aveva esteso la durata fino al 30 settembre 2027: "Contrasta con il diritto comunitario"


Concessioni spiagge: esposto-diffida di Mare Libero contro le proroghe del Comune di Rimini


20 Gennaio 2025 / Redazione

L’associazione Mare Libero APS ha inviato un esposto-diffida al Comune di Rimini contestando la delibera n. 526 del 30 dicembre 2024, con la quale l’amministrazione ha esteso l’efficacia delle concessioni demaniali marittime a scopo turistico-ricreativo fino al 30 settembre 2027.

Secondo Mare Libero APS, tale decisione contrasta con recenti pronunciamenti giurisprudenziali sia italiani che europei, che hanno dichiarato illegittime le proroghe delle concessioni oltre il limite normativo di 36 mesi. In particolare, l’associazione cita sentenze del TAR Lazio, Liguria e Campania, nonché del Consiglio di Stato, che considerano queste proroghe non conformi al diritto eurounitario, evidenziando il rischio di violazione dei principi di imparzialità e concorrenza.

Nella diffida, l’associazione accusa l’amministrazione comunale di non aver motivato adeguatamente la proroga, citando solo “ragioni oggettive” come l’impossibilità di bandire gare pubbliche e la necessità di “salvare la stagione balneare 2025”. Mare Libero APS sostiene che queste giustificazioni siano generiche e prive di fondamento, ritenendole un espediente per evitare tensioni con i concessionari attualmente operativi. L’associazione richiama inoltre il ruolo primario degli enti locali nel garantire l’uso libero e gratuito del mare e della spiaggia come beni comuni.

Mare Libero APS ha chiesto al Comune di Rimini di annullare immediatamente la delibera e invita le autorità competenti a esercitare un controllo rigoroso sulle concessioni scadute, ripristinando la piena disponibilità dei beni demaniali in favore della collettività. L’associazione ribadisce che la concessione di tali beni per scopi imprenditoriali deve essere una scelta residuale, subordinata al diritto di tutti i cittadini di fruire liberamente di spiagge e mare.

IL TESTO DELL’ESPOSTO-DIFFIDA

L’ associazione MARE LIBERO APS corrente in Roma, Via delle Zattere n. 37 (CF 96437810581), venuta a conoscenza della delibera n. 526 del 30.12.2024 con la quale il Comune di Rimini prende atto, a suo dire, della estensione dell’ efficacia delle concessioni demaniali marittime a scopo turistico ricreativo al 30.09.2027, ha inoltrato in data odierna allo stesso ente e ad altre autorità istituzionali un esposto-diffida dove contesta il contenuto di tale provvedimento, in considerazione della evoluzione giurisprudenziale italiana ed europea che, non solo ritiene illegittime anche le proroghe recenti che procrastinano la scadenza al 30.09.2027 (vedi: Tar Lazio – Latina- , n. 741-742-743 del 20.11.2024 e n. 775-777 del 02.12.2024; Tar Liguria, I, n. 869 del 14.12.2024; Tar Campania, VII, n. 365 del 14.01.2025), ma che ritiene “anticoncorrenziale” e non garante dei principi di “imparzialità” la procedura del cosiddetto “Rendo Noto” previsto dagli art. 37 c.n. e 18 Reg. Att. c.n. per assegnare i titoli concessori (Consiglio di Stato, n.10131,10132-2024).

La giunta comunale riminese, rimangiandosi tutto quanto deliberato e comunicato all’ AGCM lo scorso anno e facendo finta di non conoscere che anche la proroga al 30.09.2027 è stata dichiarata, come riferito ut supra, non conforme al diritto eurounitario, con obbligo di tutte le amministrazioni pubbliche di disapplicarla, dai primi tre tribunali amministrativi che hanno avuto occasione di esaminarla ha prorogato ILLEGITTIMAMENTE la scadenza delle concessioni demaniali turistico al 30.09.2027 avanzando “generiche” ragioni “oggettive” tipo “di impossibilità di svolgere le gare” ( Ma quali ragioni oggettive se non ne ha elencate una ? Le ragioni sono prettamente “soggettive” e risiedono esclusivamente nella totale mancanza di volontà di portare a compimento le pubbliche evidenze per paura di attriti con il mondo dei “bagnini e dei chioschisti” !!!) o quella ancora più banale “salvare la stagione 2025” (Salvare da cosa e/o da chi? Chi o cosa minacciano la “stagione balneare 2025 ? Si possono conoscere nomi, cognomi o fatti di tali circostanze pseudo-impeditive visto che la delibera non ne elenca “una” ? Il mare e la spiaggia saranno sempre lì anche nel 2025 e tutti i cittadini, e non, hanno la possibilità di venire a Rimini e di utilizzarli a prescindere da delibere di giunta o dalla presenza di stabilimenti balneari. Evitiamo di scrivere sciocchezze in atti pubblici. L’utilizzo dei beni demaniali da parte della collettività generalizzata in modalità gratuita non necessita di atti di delibere di giunta “salvifiche” ma soprattutto è totalmente estranea dalla scelta della modalità concessoria di tali beni da parte della pubblica amministrazione la quale ha solo un obbligo primario: quello di consentirne il libero e gratuito utilizzo da parte di tutti del mare e della spiaggia e garantire i servizi pubblici essenziali essendo esclusivamente una eccezione, una scelta discrezionale, residuale quella di concederne anche , ripeto, anche, l’ uso a fini imprenditoriali. La spiaggia e il mare sono “beni comuni” e tutti i cittadini hanno diritto di utilizzarli liberamente e gratuitamente. Non sono “di proprietà” nè dei comuni nè tanto meno dei “concessionari scaduti”.

L’ associazione diffida l’ ente locale ad annullare la delibera e allo stesso tempo chiede a tutte le istituzioni di predisporre gli atti doverosi di controllo e repressivi dato atto che le concessioni demaniali marittime a scopo turistico ricreativo sono attualmente scadute e che il bene demanio-spiaggia è ritornato nella piena disponibilità degli enti locali.

Rimini, lì 20.01.2025

Mare Libero APS
Roberto Biagini