Ferramenta: anche il Consiglio di Stato dà ragione a Rino Mini e al Comune di Rimini
21 Gennaio 2025 / Redazione
Bene aveva fatto il Comune di Rimini a ordinare la demolizione degli abusi edilizi in piazza Cavour in locali in parte affittati a Rino Mini, che vi aveva collocato gli impianti tecnologici del suo ristorante Ferramenta Caffè. Di conseguenza al locale era stata revocata la licenza e costretto a chiudere. Il proprietario del primo piano dell’immobile, Fabio Lombardini, era ricorso al Consiglio di Stato contro due ordinanze del TAR che gli davano torto, poichè negavano la sospensiva da lui richiesta contro l’ordine di demolizione emesso dal Comune e la revoca della licenza al Ferramenta. Ma il supremo tribunale amministrativo ha confermato entrambi i provvedimenti.
Soddisfatto l’avvocato Andrea Mussoni che cura gli interessi di Rino Mini: “Confermata la bontà degli atti del Comune di Rimini, ma anche che la chiusura del ristorante è dipesa non dalla volontà o peggio responsabilità del mio assistito, bensì da condotte di altri”.
Il complicato contenzioso era nato da una richiesta di Rino Mini al Comune di Rimini di verificare la situazione edilizia del primo piano. A seguito della richiesta, i tecnici comunali avevano effettuato un sopralluogo il 28 marzo 2023, rilevando alcune irregolarità edilizie, incluse problematiche legate alla normativa antisismica. Per tutelare l’incolumità dei clienti e del personale, Mini aveva comunicato al Comune la sospensione dell’attività di ristorazione dal 28 luglio 2023 al 27 gennaio 2024. Il 5 settembre 2023, il settore attività economiche del Comune di Rimini aveva avviato un procedimento amministrativo volto alla revoca del titolo autorizzativo per la somministrazione di alimenti e bevande presso il ristorante.
Nel settembre 2024 due ordinanze del TAR Emilia Romagna avevano repinto altrettanti ricorsi: uno avanzato dai Ferranti, proprietari dei locali del Ferramenta Cafè, contro il Comune di Rimini, Fabio Lombardini (proprietario del primo piano) e Rimini Cafè srl (società di Rino Mini); il secondo, presentato da Fabio Lombardini, contro il Comune di Rimini, i Ferranti e Rimini Cafè srl.
Ora Consiglio di Stato ha confermato quelle decisioni del TAR. Per chiudere la vicenda ora manca una sentenza del tribunale. Dovrà essere fissata la prima udienza seguendo i tempi ordinari, che si prevede possano essere anche di due o tre anni.