HomePoliticaNuovo Piano urbanistico generale per Sassofeltrio, Montecopiolo, Gemmano e Talamello

I laboratori del progetto “Ri-abitare l’entroterra” hanno fatto tappa a Sassofeltrio e Montecopiolo, con l’obiettivo di scrivere il “Manifesto dei giovani dell’entroterra”


Nuovo Piano urbanistico generale per Sassofeltrio, Montecopiolo, Gemmano e Talamello


21 Gennaio 2025 / Redazione

Sabato 18 e domenica 19 gennaio, i laboratori del progetto “Ri-abitare l’entroterra” dedicato ai giovani tra i 17 e i 24 anni, hanno fatto tappa a Sassofeltrio e Montecopiolo, con l’obiettivo di scrivere il “Manifesto dei giovani dell’entroterra” per il nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG) di Sassofeltrio, Montecopiolo, Gemmano e Talamello.

Dare spazio e voce ai giovani è un nostro obiettivo, il futuro sono loro – dice Fabio Medici, sindaco di Sassofeltrio in Valconca – ma non è sempre semplice capire come coinvolgerli. Sono felice del dibattito di sabato scorso. È uscita l’idea di dare vita a un consiglio comunale dei giovani e sono emerse molte questioni su cui lavorare insieme ai comuni vicini per il nuovo Piano: i trasporti, fondamentali per la scuola; gli spazi all’aperto per il tempo libero, come gli impianti sportivi appena ristrutturati, che andranno ancora più attrezzati per essere più inclusivi e rispettosi dei bisogni di tutti, ma anche la necessità di locali idonei dedicati ai giovani, in cui studiare, socializzare e riunire la comunità per farla crescere da un punto di vista sociale e culturale”.

Ad esempio, Marco, Fabio e Mattia di Fratte di Sassofeltrio, dicono: “Amiamo vivere così vicino al fiume Conca, con i campetti sul fiume. Ma occorrerebbe fare di più per i giovani, ampliando e potenziando le attrezzature per lo sport per tutti i ragazzi del fondovalle, non solo per noi, ma anche per quelli vicini di Onferno, Marazzano o Santa Maria del Piano”. Continua Alexia: “Le aree attrezzate per lo sport sul fiume e i parchi potrebbero tenere conto di esigenze diverse, le ragazze prediligono la pallavolo e gli sport a corpo libero, si potrebbero immaginare aree multisport inclusive per tutta la comunità. Poi – continuano Alexia e Selma – c’è la questione dei trasporti, per chi non ha la patente come noi andare a scuola è impegnativo, ma ci sono altri ragazzi da Gemmano e da Montescudo che vanno a Urbino e si dovrebbe provare a mettere insieme le esigenze dei tanti giovani della valle“.

Un nodo importante riguarda gli spazi polivalenti dedicati ai più giovani. “Per noi – dicono Stefania ed Eleonora – è fondamentale avere accesso a dei luoghi in cui trovarci e poterci esprimere, ad esempio come la Rocca di Sassofeltrio che è già stata recuperata, ma si potrebbe mettere in gioco di più come spazio a servizio della comunità, per sviluppare attività culturali e musicali e anche come ritrovo”. “Sarebbe bello e utile potenziare gli spazi di comunità anche alle Fratte – dicono Selma, Lorenzo e Mattia – recuperando o trovando una sala, in cui poter studiare e fare i compiti durante la settimana e nel fine settimana vedersi per stare insieme”.

Si cambia valle – siamo a Montecopiolo in alta Valmarecchia – ma le questioni sono simili. Parla Paolo Grassi – consigliere allo sport e ai giovani di Montecopiolo: “abbiamo investito sullo sport negli ultimi anni, ma capiamo che non basta, nel nostro paese non tutti i giovani vogliono restare o immaginano qui un progetto di vita: la giornata di oggi ha fatto emergere spunti e bisogni per il nuovo Piano, ma anche piccole azioni da cui possiamo partire subito per valorizzare questi ragazzi e queste ragazze”.

Amiamo tantissimo Montecopiolo – dicono Gansini che studia psicologia all’Università ad Urbino, Veronica e Samuele iscritti a Giurisprudenza a Bologna e Gabriele che fa ingegneria a San Marino –  ma qui non vediamo prospettiva e siamo davvero felici che oggi ci sia stata data l’opportunità di confrontarci per parlare del futuro del nostro paese”.

In paese è stato fatto un investimento sul campo sportivo – dicono Matteo, Enrica e Giuseppe – ma i nodi sono molti e la questione del lavoro è importante: si potrebbe valorizzare il nostro immenso patrimonio paesaggistico e naturale immaginando lo sport in natura come un volano per tutte le stagioni”.

Senza dimenticare i trasporti – dicono Alessandro e Mohammed, che vanno a scuola a Sassocorvaro, fanno tante ore di bus ogni giorno –. Sappiamo che è difficile aumentare il numero di corriere, ma nella valle siamo tanti giovani con le stesse esigenze”.

Infine, la questione degli spazi. “Stare insieme è molto importante e sarebbe bello avere un luogo per noi ragazzi – dicono Martina e Veronica – una sala polivalente in cui poterci esprimere, uno spazio in cui incontrarci e immaginare insieme delle attività: degli spazi comuni sono la base per rafforzare i legami e immaginare un futuro qui”.

Come Amministrazioni comunali  – concludono Fabio Medici, sindaco di Sassofeltrio e Paolo Grassi, consigliere di Montecopiolo – faremo tesoro di queste prime indicazioni per il nuovo Piano, ma non solo: questi giovani devono poter trovare nel nostro entroterra un’occasione per restare. Con “il manifesto dei giovani delle aree interne” vogliamo stimolare il protagonismo dei ragazzi e delle ragazze e darci l’obiettivo di dare continuità a momenti come questi.

Ri-abitare l’entroterra prosegue ora con la costruzione di un documento di indirizzo con le indicazioni emerse dai laboratori – spiega Riziero Santi, sindaco di Gemmano, il Comune capofila del progetto –. Da questo ciclo di appuntamenti sono uscite molte indicazioni che vanno al cuore dei problemi di piccole comunità come le nostre. E i giovani indicano la via giusta rispetto alle sfide più complesse per il Piano: la collaborazione tra comuni può giocare un ruolo fondamentale sui trasporti, i servizi e gli spazi di comunità. Tuttavia, sono uscite anche molte indicazioni su piccole azioni, spunti e suggerimenti da mettere in campo subito per mantenere queste ragazze e questi ragazzi coinvolti”.