A Bellaria il centrodestra si spacca, Gianni Giovanardi candidato contro Giorgetti
23 Marzo 2024 / Redazione
Alla fine a Bellaria si consuma la spaccatura del centrodestra. Oltre alla ricandidatura di Filippo Giorgetti, c’è anche Gianni Giovanardi, già assessore del sindaco Ceccarelli, che scende in campo con le liste “Obiettivo Comune” e “Un Futuro Migliore per Bellaria Igea Marina”. E’ stato presentato alla cittadinanza e alla stampa questa mattina al Caffè del Fauno. “Giovanardi si presenta assieme ai componenti le liste da persone libere, appassionate di politica, profondi conoscitori dei meccanismi tecnici ed amministrativi”, è la premessa.
“Figura con profondi legami sul territorio, ha messo da sempre la sua conoscenza al servizio delle Istituzioni, prima come consigliere comunale eletto poi dal 2011 come Assessore della Giunta di Enzo Ceccarelli con importanti deleghe all’Ambiente, al Demanio e allo Sport, ma soprattutto partendo e passando attraverso la storicità e l’ottima considerazione di cui gode la sua bella famiglia.
Dialogo, Responsabilità e ascolto sono alcune delle parole chiave utilizzate nel corso di questi mesi nel confronto aperto con la città e divengono elementi oggi essenziali della campagna elettorale”, si legge nella presentazione,
Giovanardi ha esordito “contestualizzando la sua discesa in campo” come “di sostegno alle forze civiche che nascono e vivono nel territorio facendo la differenza nella capacità di dare risposte che la città si attende”.
Il messaggio elettorale di Gianni Giovanardi
I partiti, che permangono “strumento essenziale nella democrazia”, spesso vivono in forma distaccata le dinamiche territoriali apparendo avulsi dalla capacità di fornire risposte alle problematiche sempre più emergenti. Intercettare con il dialogo e con il confronto le problematiche dei cittadini e dei corpi sociali intermedi è oggi una delle pagine che si possono scrivere assumendosi forti responsabilità nei confronti della città.
“Non sarà mai, la mia, – ha proseguito – una candidatura contro qualcosa o qualcuno. È una disponibilità in più di far scegliere ai cittadini da chi voler essere governati, partendo dalle idee, dalle valutazioni, dalle proposte per arrivare ad una sintesi che compendieremo in un programma che porti con sé l’impronta della nostra città, delle sue tradizioni, del suo tessuto economico, sociale, professionale e di volontariato. Sarà fondamentale far emergere una “rinnovata unità del paese” partendo dalla rimodulazione stessa dei punti in cui essa è stata divisa, inteso come aree, strutture fisiche. Oggi pare si sia persa la sensibilità al far convergere il paese tutto in un suo centro fisico quale è il porto canale ed i suoi spazi, ritenuto da noi fondamentale per costruire su di esso un luogo caratterizzante eventi, incontri.
Il sostegno all’economia turistica, esteso a tutti i settori su cui essa si articola. Da qui si parte per costruire un brand di città “ospitale e moderna”, ancorando il passato ad una visione dinamica del futuro. Turismo, commercio, spiaggia, artigianato e servizi, in una rete aperta a nuove opportunità sapendo raccogliere anche le punture di spillo e le critiche fino ad oggi arrivate, facendone tesoro e basandosi anche su di esse per costruire e determinare il futuro. Sarà essenziale favorire un dialogo concreto con le articolazioni economiche basato sulla reciprocità delle responsabilità aprendosi insieme a nuovi orizzonti di mercato e di modelli sempre più innovativi e all’avanguardia, tornando ad essere da guida ed esempio del motore turistico su ampia scala.
Guardando al palazzo dei congressi l’auspicio è di poterlo riportare alla sua originaria e complessa funzione salvaguardando tanti degli aspetti che lo hanno reso un elemento di forte attrattività a livello nazionale ed europeo.
Sul tema della tassazione, chiamata imposta di soggiorno, siamo da sempre contrari alla sua introduzione, ricordando la genesi della scelta, che compensava con altri introiti, che non gravano sui cittadini che non vivono di turismo .
Puntiamo ad una forte e concreta “sensibilità ambientale” che poggia su 3 pilastri: decoro urbano, aree verdi, rispetto del rapporto tra uomo e natura. Lontani da un approccio ideologico sul tema, siamo convinti si debba fare molto nella direzione di una maggiore sostenibilità ambientale, partendo dai buoni usi quotidiani e dalla consapevolezza che una città bella ed accogliente si combini perfettamente con la sua presentabilità e pulizia. Dalle periferie al centro e dal centro alle periferie serve garantire una continuità di azione tra pubblico e privato che vada in questa direzione.
Riconosciamo forte ed alto il valore dell’associazionismo di volontariato e degli stakeholders legati al terzo settore.
Sul ruolo dei quartieri, quale contenitore e palestra di confronto e di dialogo, ci spenderemo affinché ne venga da subito ripristinata la piena funzionalità. Consideriamo un errore averne congelata la specifica peculiarità in questi anni, poiché si è contravvenuto alla loro natura, ovvero di cerniera tra cittadino ed amministratori pubblici.
Sul tema della sicurezza sociale dei cittadini la partita si gioca attorno al concetto di percezione di sicurezza nel proprio territorio, quartiere o nella propria abitazioni. Riteniamo di fondamentale importanza la funzione di prevenzione e presidio di tutte le aree della città.
Prevedere un sistema di welfare inclusivo che aiuti, in una fase delicata e critica come questa, le famiglie in difficoltà o i singoli in difficoltà. Aiutare chi ha realmente necessità è compito di puntuali politiche sociali con servizi delegati che possano garantire standard soddisfacenti al cittadino. Aiutare pertanto il bisogno di base mettendo in evidenza la rete dei sostegni pubblici che possono essere erogati. In questo sarà fondamentale l’ascolto di associazioni, sindacati e movimenti.
Di straordinaria rilevanza il sostegno alle associazioni sportive e del tempo libero. La cura dei contenitori esistenti e la ricerca di nuove opportunità in tale direzione saranno al centro di un impegno vero e concreto, famigliare per me che annovero trascorsi di vita e custodisco gelosamente forti legami affettivi.
Sul piano culturale siamo da sempre per il mantenimento dei luoghi, delle tradizioni dei costumi e della letteratura che segna la nostra storia. Ai luoghi oggi dedicati dove si produce cultura servirà aggiungere altri contenitori dedicati finalizzati alla rappresentazione di momenti inclusivi per la popolazione o singole rassegne. Gestire al meglio gli spazi fisici oggi presenti diviene una prerogativa importante aprendo anche a nuovi scenari ed utilizzi come ad esempio lo spazio della ex fornace, lo spazio della ex pescheria.
Il tema degli investimenti e delle opere per la città deve rappresentare a nostro giudizio il sogno che ognuno di noi conserva e custodisce. Essere guidati da pragmatismo e competenza ma anche da una sana voglia di rischiare qualcosa in più per Bellaria Igea Marina. Aperti ad una profonda innovazione strutturale che riconsegni alla città una sua precisa identità. Luogo di Mare, città che deve vivere di spiagge e di zona porto senza trascurare le specificità dei suoi centri urbani che contribuiscono a formare parte del tessuto commerciale. Nella visione d’insieme occorrerà affrontare il tema della zona colonie con le opportunità urbanistiche e non, li inserite, l’idea generale di come concepire la zona porto e la sua interconnessione alle aree centrali della città. Dare concretezza ad un progetto Fornace che renda questo sito accattivante per i nostri cittadini e disponibile ad una platea più ampia. Al centro il tema della mobilità e della compatibilità della stessa rispetto al turismo provocando scelte mirate e funzionali.
Riveste grande importanza il tema dell’edilizia scolastica e dei suoi plessi presenti sul territorio. Il modo per adeguare gli stessi a nuovi requisiti e standard qualitativi non può essere quello di inserire un nuovo plesso in un contesto urbano già di per sé critico perlopiù con la definitiva soppressione del centro tennis Bellaria di via Bellini. Consideriamo questa scelta, per quanto ormai irreversibile, non adeguata sia sul piano dell’accesso al luogo che su quello degli spazi che occorrerebbero ad una nuova scuola.
La mia, conclude Giovanardi è una candidatura da cittadino libero che vuole bene alla sua città. Con dedizione ed umiltà proverò a competere con la massima civiltà nella competizione elettorale del giugno prossimo facendo prevalere idee e sentimento. Ragione e pragmatismo. Concretezza e passione convinto di poter rappresentare una novità per i cittadini, essendo slegato dai partiti e da loro indicazioni che hanno in passato condizionato le dinamiche della politica locale.
CURRICULUM
Giovanni Giovanardi, per tutti “Gianni”, geometra, libero professionista 63 anni bellariese, non è nuovo alla scena politica locale. E’ stato, infatti, è consigliere comunale dal 2004 al 2009; componente della Commissione Ambiente e Territorio sempre dal 2004 al 2009; componente della Commissione Controllo e Garanzia dal 2004 al 2006;
consigliere nel C.d.A. dell’ IGEA srl, farmacia comunale dal 2009 al 2011; dal 2011 al 2014 (primo mandato Sindaco Ceccarelli) ha rivestito la carica di Assessore all’ambiente,
demanio e alle politiche del mare e dal 2014 al 2019 (secondo mandato Sindaco Ceccarelli) ha rivestito la carica di assessore all’ambiente, demanio e alle politiche del mare e allo Sport.
Il padre Ferruccio, bellariese scomparso ormai 13 anni fa, anche lui geometra con predilezione per la zona rurale “la sua campagna”, è ricordato come “il Presidente” per aver guidato per diversi anni, assieme all’inseparabile Sandro Zamagni, il Bellaria Calcio, Società che è stata per decenni un laboratorio del calcio innovativo, ma soprattutto fucina di giovani calciatori che, come figli, ha seguito e accompagnato, in diversi casi al calcio professionistico.
La madre di Igea Marina è cresciuta in una famiglia che ha visto nel turismo l’opportunità di crescita del nostro territorio, negli anni del dopoguerra in cui si ripartiva con i sogni e i sacrifici costruendo e gestendo una piccola pensione, poi Albergo, ha conosciuto le varie fasi brillanti e meno del turismo di settore.
Gianni è sposato con Noris architetto, una storia, la loro nata quando erano poco più che ragazzi (‘77). La coppia ha due figlie, Elena (Veterinaria) e Laura (Logopedista), la sua famiglia, la sua vita privata che custodisce gelosamente.
Tifoso da sempre del Bologna, si schernisce dicendo che diversamente da tante squadre di serie A, non risultiamo antipatici a nessuno e questo perché non vinciamo mai, ma tutto è destinato a finire.