In questo freddo 25 aprile oltre 300 persone hanno partecipato alla camminata per la pace che li ha visti confluire a Fragheto (in Comune di Casteldelci) provenienti da Tavolicci (Comune di Verghereto) e Casteldelci. Bagnati e infangati (ha piovuto sino ad ieri), sotto un cielo annuvolato, avvolti nelle bandiere della pace, hanno dato vita ad una manifestazione gioiosa e consapevole nelle motivazioni fra i boschi dell’Appennino. Era questa la ventiduesima edizione, promossa dall’Associazione Il Borgo della Pace (nata nel 2003) e dall’Associazione Amici della Casa di Tavolicci (nata nel 2019).
Dopo il pranzo hanno preso la parola per i saluti la Presidente del Borgo della Pace Maria Letizia Valli, il Sindaco di Casteldelci Fabiano Tonielli, il Presidente della Casa di Tavolicci Miro Flamigni, per il Borgo della Pace Laura Bracci, il Vice-Presidente dell’Istituto Storico di Rimini Gilberto Grazia, per l’ANPI Alta Valmarecchia Paolo Benaglia.
Fra i partecipanti tre ex Sindaci: quello di Coriano Sergio Pierini, quello di Novalfeltria Vincenzo Sebastiani, quello di Pennabilli Lorenzo Valenti; due ex Presidenti dell’Istituto Storico della Resistenza di Rimini Antonio Mazzoni e Paolo Zaghini, nonché esponenti di numerose associazioni e istituzioni antifasciste della vallata e provinciali.
Alcune settimane fa, il 7 aprile, le istituzioni avevano ricordato l’80° anniversario della strage dei civili di Fragheto: nell’eccidio erano stati trucidati 30 abitanti e 15 partigiani catturati nella zona nel corso degli scontri con la Brigata Garibaldi Romagnola.
Al Comune di Casteldelci fu conferita la Medaglia d’argento al merito civile, con la seguente motivazione:
“Piccolo centro, durante l’ultimo conflitto mondiale, avendo fornito momentanea ospitalità ad un gruppo di partigiani, veniva sottoposto ad una feroce e cieca rappresaglia da parte delle truppe tedesche, che trucidarono trenta suoi cittadini, in maggioranza anziani, donne e bambini e distrussero l’intero abitato. 7 aprile 1944 – Casteldelci – Fraz. Fragheto (PS)”.
Hanno scritto i membri dell’Associazione Il Borgo della Pace nel presentare la camminata di quest’anno: “Alla diplomazia, al negoziato, al cessate il fuoco si è sostituito l’obiettivo della distruzione del nemico. E per perseguirlo non si arretra: la guerra mondiale è giudicata possibile, se non inevitabile. Nessuno dei tanti paesi in guerra si sente più vincolato alle regole e ai trattati internazionali. E’ l’anarchia. I casi più eclatanti sono quelli della Russia che continua ad aggredire un popolo sovrano e a uccidere i civili, e di Israele che per ritorsione al massacro di persone inermi sul suo territorio, perpetrato da Hamas, non esita a colpire un popolo intero, quello palestinese”.
“La guerra è una follia, un crimine, uno scandalo. I giovani, già in ansia e preoccupati per il loro futuro e per i pesanti cambiamenti climatici, vivono con disagio e preoccupazione le notizie di guerra. Non possiamo rubare loro oltre il futuro anche la vita. Vogliamo che la guerra sia bandita dalla storia dell’umanità. Le armi devono tacere, la voce dei popoli deve essere ascoltata. Chiediamo che si smetta anche solo di parlare di una terza guerra mondiale, che non lascerebbe scampo, e si operi per una soluzione pacifica dei conflitti”.
“Auspichiamo che le organizzazioni, i partiti, i Governi e ogni individuo operino per la pace. Approfittiamo della ricorrenza del 25 aprile, festa della Liberazione e fine del fascismo, per far sentire la nostra voce!”.
(nell’immagine in apertura: )