Home___primopianoA Rimini l’autunno non arriva più, agricoltura del tutto sfasata

Prodotti in netto anticipo, foglie che non cadono, fiori che continuano a sbocciare. Assessora Montini: "Come affrontare il clima impazzito"


A Rimini l’autunno non arriva più, agricoltura del tutto sfasata


10 Ottobre 2023 / Redazione

L’ondata di caldo continua a posticipare l’autunno del 2023 a Rimini come nel resto d’Italia portando l’emergere anche di situazioni anomale e particolari sia a livello climatico che ambientale.

Agricoltura

Alcune varietà di finocchi che dovrebbero essere pronti a dicembre sono già quasi da raccogliere e similmente accade per alcune tipologie di cavolo. Diverse colture registrano una forte accelerazione nei tempi così come le olive, che sono in netto anticipo rispetto alla ‘campanella’. Allo stesso tempo molte foglie di alberi che dovrebbe cominciare a cadere, sono invece ancora verdi, senza quelle sfumature che vanno dall’arancio al marrone che caratterizzano i colori autunnali. Anche le piante perenni come salvie, verbene, perovskie e gaure non cessano di fiorire. Fino a due settimane fa, addirittura, alcuni agricoltori raccoglievano ancora i cocomeri, frutto tipico della ‘bella stagione’. Le rose continuano a produrre boccioli, così come gli oleandri. Una situazione analoga vale anche per la fauna, che vede il protrarsi della presenza di insetti dalla vita tipicamente legata alla stagione più calda.

Stato della disponibilità di acqua

Nella Diga a Ridracoli si contano attualmente 15,5 milioni di mc (metri cubi) su 33 milioni di mc che ne denotano il massimo possibile il che significa che vi è una disponibilità rispetto alle medie del periodo di circa quattro milioni di mc in più. La quantità di consumi, invece, si attesta nella media del periodo, senza picchi, e anche le falde sono al livello medio.

“Quello che stiamo attraversando è un autunno senza dubbio sui generis, atipico, con temperature al di sopra della media del periodo che sembrano farci vivere una sorta di ‘estate prorogata’ – il commento dell’Assessora alla Transizione ecologica del Comune di Rimini, Anna Montini -. Una situazione di caldo insolito, tangibile e sotto gli occhi di tutti. Basti pensare agli elevati gradi celsius di questi giorni e guardare all’abbigliamento delle persone o alle spiagge ancora prese d’assolto nel weekend. Temperature elevate e ‘disorientamento’ generale dell’ecosistema, tra ingressi atipici o rinvii di determinate piante, alberature e frutti: il servizio Copernicus Climate Change (C3S) dell’Unione europea quattro giorni fa ha fatto sapere come nel mese di settembre si siano registrate ‘anomalie di temperature senza precedenti’ per l’Europa. La chiara conseguenza del cambiamento climatico, che rimane una delle sfide centrali del presente e del futuro: una questione per cui, nel nostro piccolo, come territorio, stiamo intervenendo da anni con determinazione e senza indugi, a cominciare dagli investimenti che sono stati fatti con sguardo lungimirante in termini di urbanizzazione, infrastrutture verdi e strategie sostenibili. Il maxi progetto del Parco del Mare, l’opera del PSBO o la ricarica delle falde del canoide del Marecchia per tenere sotto controllo il rischio siccità. Tutti progetti – da quelli più tangibili a quelli più immateriali – che puntano alla definizione di una città green e resiliente dinnanzi alle conseguenze delle variazioni del clima che hanno inevitabili effetti sugli andamenti metereologici”.