Home___primopianoA Rimini l’ottobre più caldo di sempre

E con un mare sopra media stagionale di ben +3,4°C l’autunno potrebbe far ancora parlare di sé, ma per eventi poco piacevoli


A Rimini l’ottobre più caldo di sempre


7 Novembre 2023 / Roberto Nanni

L’autunno ancora una volta sta facendo parlare di sé, ma non per la stagione che comunemente avrebbe dovuto fare come decorso, ma per la piega eccezionale che il clima ha preso nell’ultimo ventennio. E nemmeno la svolta che è stata impressa al regime atmosferico nella seconda parte di ottobre è stata in grado di riportare un equilibrio all’eccesso termico, che da mesi ha costituito l’affermarsi di una costante anomalia rivelatasi di portata storica su gran parte del globo e del nostro Paese.

Ottobre 2023, secondo i dati preliminari del rianalisi gold standard (ERA5), ha mostrato di essere il più caldo della serie storica tra tutti gli ottobre con una anomalia di +0,85°C a livello globale. Il record supera il precedente primato del 2019 di +0,4°C, presentando un’anomalia di 0,44°C in più rispetto al 2022. Seppur non così rilevante come settembre, il mese appena terminato è il secondo più anomalo di un anno eccezionalmente caldo: diventando il quinto mese consecutivo in cui il pianeta ha stabilito un surplus termico e che si avvia a essere come l’anno più caldo di sempre dopo il 2016.

Come se non bastasse ottobre 2023 è stato per l’Italia il più caldo dal 1800. Secondo l’analisi statistica condotta dall’ISAC-CNR di Bologna, la temperatura media che abbiamo registrato nel corso dei trentuno giorni è stata di 3,16°C più elevata rispetto alla climatologia del periodo, calcolata sul trentennio 1991-2020. Un segnale molto pesante se si pensa che supera di ben 1°C il precedente record che era stato stabilito nel 2001 con +2,16°C e se si pensa che appena un anno fa avevamo registrato il secondo ottobre più caldo. In questo modo, gli otto mesi di ottobre più caldi che sono stati registrati si collocano tutti dagli anni Duemila in poi. Troviamo infatti al 6° posto il 2019 con +1,35°C, al 7° posto il 2013 con +1,29°C e all’8° posto il 2006 con +1,11°C. Per raggiungere al 9° posto bisogna arrivare all’ottobre del 1990, quando l’anomalia (calcolata sempre rispetto allo stesso trentennio di riferimento) fu di +1,07°C.

Il dato di ottobre 2023 è particolare anche per un altro motivo. Perché si tratta della seconda anomalia positiva di tutta la serie storica, per un totale di 2685 mesi classificati, a superare la soglia dei 3°C: la prima volta accadde nel giugno 2003, quando il primo mese di quella famigerata estate fece registrare uno scarto dalle medie del periodo di +3,44°C.

La canicola fuori stagione non ha di fatto risparmiato l’Emilia-Romagna diventando la maggior protagonista tra l’8 e il 10 ottobre e riuscendo a infrangere il limite di 30 gradi per quasi due terzi delle stazioni meteo della rete regionale. Il superamento occasionale della soglia di 30°C in una giornata di ottobre non è certo un evento poi così straordianario per la sua unicità, ma lo diventa per la persistenza ed estensione del fenomeno. L’assoluta singolarità di questa circostanza appare ancor più evidente quando la stessa temperatura è stata nuovamente raggiunta in Romagna nell’ultima decade di ottobre (19-20). Il risvolto inedito si riscontra soprattutto nella temperatura media di +17,43°C che si attesta con una anomalia di +3,73°C e con valori superiori ai record storici anche per il semestre maggio-ottobre: dimostrando una media equiparabile in cui si attestavano i trimestri estivi nel periodo 1961-1990.

Solo a Rimini, l’insolita ottobrata termina con una temperatura media di +20.1 °C, ricevendo un anomalia di +4.4 °C sul nuovo trentennio di riferimento 1991-2020 e di ben 5.1 °C in più sulla precedente serie di riferimento 1961-1990. Classificandosi, quindi, al primo posto tra i mesi di ottobre più caldi da quando si effettuano le registrazioni, e superando, di un grado e mezzo, il guinness climatico che lo stesso mese realizzò nell’anno 2022.

Non è esente da questo tipo di primato la temperatura media del mare, che come ben sappiamo è il carburante indiscusso dei fenomeni meteorici più violenti, prodotti, per l’appunto, dalla liberazione in atmosfera del calore trattenuto sulla sua superficie. E in questo caso, avendo accumulato una temperatura media di +21,8°C, sopra media stagionale di ben +3,4°C, l’autunno, purtroppo, potrebbe far ancora parlare di sé, ma questa volta in termini di dissesto idrogeologico.

*Dati regionali Arpae, per Rimini Michele Baccaro e mare Piergiorgio Cappelli

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(immagine in apertura: Giorgio Salvatori)