Manifestanti pro-Palestina durante la parata dei Re Magi. Mentre i figuranti gingevano in barca nell’invaso del Ponte di Tiberio, dal parapetto del monumento romano è stata srotolata una gigantesca bandiera dello stato palestinese. L’arrivo dei Magi che proprio qui si dovevano incontrare con Re Erode è stato così accolto da grida e slogan.

Un fuori programma per l’evento  a cui stavano assistendo migliaia di persone. “In viaggio con i Re Magi” è una parata itinerante che per la prima volta riprende, estende e rilancia una tradizione cittadina nata 18 anni fa grazie all’associazione Ponte dei Miracoli. Coinvolti centinaia di stranieri residenti a Rimini e provenienti da Perù, Venezuela, Ungheria, Senegal, Romania, Filippine, Cina “riuniti sotto la stessa stella”.

400 figuranti, 4 cori, 3 solisti, 25 musicisti, 8 cavalli, 10 nazionalità hanno sfilato  in costume con musica, balli e canti tradizionali. Il corteo è partito dall’invaso del Ponte di Tiberio con l’arrivo dei Re Magi sull’acqua a bordo di 3 scialuppe. Qui è avvenuto l’incontro con Re Erode mentre i Re Magi osservavano la Stella Cometa. Il corteo ha poi continuato a piedi attraverso il centro storico fermandosi in piazza Cavour ‘sulla piazza di Betlemme’ per poi percorrere via IV Novembre dove‘ I Re Magi hanno presentato i loro doni per giungere infine al Tempio Malatestiano per ‘adorare il Re dei Re’.

“A Rimini l’Epifania é festa di inclusione. I re Magi arrivano dalla terra di mio padre”, ha detto il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, immemore delle sue origini persiane.

“E’ la festa dei popoli, una giornata di amore per tutti, credenti e non credenti”, ha detto il vescov di Rimini Nicolò Anselmi.

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