HomeCulturaA Rimini per tredici giorni arte musica e cultura nell’Attico – FOTO

Al Teatro degli Atti l'esordio di un'esperienza che ha coinvolto decine di artisti della città


A Rimini per tredici giorni arte musica e cultura nell’Attico – FOTO


30 Dicembre 2024 / Redazione

Il Teatro degli Atti di Rimini si è trasformato per tredici giorni ne L’Attico – Club Temporaneo, un progetto ideato dal Collettivo L’Attico per il Comune di Rimini in collaborazione con Rimini Jazz Club, Risuona Rimini e Musica di Seta. L’iniziativa è stata realizzata anche grazie al contributo di Concessionaria Errepiù, Gruppo SGR e Studio Il Volante.

Gli artisti hanno abitato lo spazio teatrale realizzando residenze che sono poi terminate con la restituzione al pubblico di spettacoli e concerti inediti. Ogni serata a ingresso libero, scandita da musica, incontri, laboratori o momenti di festa è stata accolta con grande partecipazione da parte del pubblico, facendo diventare L’Attico un punto di riferimento temporaneo per tutti i riminesi che hanno scelto di viverlo per qualche attimo. Un progetto che ha coinvolto l’energia di tanti artisti riminesi nel creare qualcosa di nuovo grazie alla preziosa sinergia con il Comune di Rimini e che si desidera replicare nel tempo.

L’Attico è stato così uno spazio di residenza, un teatro arredato, un perimetro riletto in cui un gruppo di artisti ha sperimentato liberamente presidi musicali, confronti necessari, laboratori programmati e jam session estemporanee. L’Attico è stato un luogo da abitare, una finestra che ha saputo guardare la città con occhi spalancati invitandola all’incontro e alla festa.

“Abbiamo lanciato una scommessa, un’edizione zero di un’iniziativa che è più di una ‘rassegna’ o di un ‘festival’, ma è un’esperienza di co-progettazione e ideazione condivisa di uno spazio culturale della città – sottolinea l’assessore alla Cultura Michele Lari – Abbiamo affidato ad un collettivo di artisti e musicisti del territorio le chiavi del Teatro degli Atti, che oltre a confermarsi luogo ideale di produzione creativa, si è riscoperto spazio di incontro aperto a tutti. Una sperimentazione dunque positiva, che confidiamo di poter ripetere e migliorare ripartendo dal seme piantato in questa prima occasione”.