HomeEconomia e LavoroA Rimini sempre più ristoranti e meno bar: chi cala e chi cresce nel commercio al dettaglio

Nel complesso la flessione è inferiore a quella media regionale ma superiore a quella nazionale


A Rimini sempre più ristoranti e meno bar: chi cala e chi cresce nel commercio al dettaglio


12 Febbraio 2024 / Redazione

Calo delle imprese del commercio al dettaglio nell’area Romagna – Forlì-Cesena e Rimini nel confronto di lungo periodo 2023-2013. La variazione negativa è inferiore a quella regionale, ma superiore a quella nazionale. Soffrono gli esercizi specializzati, quelli non specializzati (in tono minore) e, soprattutto, il commercio ambulante. In forte aumento, invece, gli esercizi al di fuori dei negozi e mercati, tra i quali spicca l’e-commerce. Numeri positivi per gli esercizi della ristorazione, ma solo grazie alla crescita dei ristoranti; in diminuzione, invece, i bar.

Questi i numeri principali dei due settori secondo i dati Infocamere-Movimprese, elaborati dall’Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna, con riferimento al totale delle localizzazioni attive (sedi più unità locali) presenti sul territorio.

Commercio e Ristorazione: Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

Al 31 dicembre 2023 nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 12.270 imprese attive del Commercio al dettaglio (sedi+u.l.); il 79,6% è costituito dai negozi (specializzati e non), il 13,1% dal commercio ambulante e il 7,3% dagli esercizi al di fuori dei negozi e mercati. Nel confronto con il 2013 quando erano 13.498, si riscontra un calo delle imprese del Commercio pari al 9,1%, di cui -9,4% i negozi, inferiore alla flessione regionale (-9,9%) ma superiore a quella nazionale (-7,1%). Nel 2003 erano 12.180, quindi di fatto nel 2023 si può ipotizzare un ritorno ai primi anni 2000, quando erano in atto gli effetti espansivi della riforma “Bersani” del 1998 che aveva liberalizzato le aperture eliminando le licenze con le tabelle merceologiche.

“Nei 25 anni dall’entrata in vigore della legge Bersani, gli scenari sono profondamente cambiati – commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna –. Se ci focalizziamo anche solo sull’avvento e l’evoluzione del web: Facebook è nato nel 2004; Twitter e Instagram ancora non esistevano mentre la rete world wide web di Internet per tutti aveva avuto inizio pochi anni prima, nel 1991. Nel 2003, nelle nostre province erano circa 90 le attività commerciali online, numero comprensivo anche delle vendite sui canali TV e radio, dopo venti anni, le sole attività commerciali online, sono quasi 700 . Per questi motivi e per la transizione epocale in atto, è evidente che è necessaria un aggiornamento della normativa, adeguandola alla società attuale e valorizzando tutti gli aspetti del commercio, fisico tradizionale e online”.

Commercio e Ristorazione: focus provinciale Rimini

Al 31 dicembre 2023 in provincia di Rimini si contano 6.875 imprese attive del Commercio al dettaglio (sedi+u.l.); il 79,5% è costituito dai negozi (specializzati e non), il 13,3% dal commercio ambulante e il 7,2% dagli esercizi al di fuori dei negozi e mercati. Osservando l’ultimo decennio, nel confronto con il 2013 si riscontra un calo complessivo delle imprese del Commercio pari al 9,1%, con un -9,6% per i negozi, inferiore alla flessione regionale (-9,9%) ma superiore a quella nazionale (-7,1%).

Con riferimento alle principali tipologie di negozi specializzati, rispetto al 2013, si assiste ad una diminuzione della maggior parte di queste: il settore con il calo maggiore è quello delle edicole con un -34,1%, poi -13,3% i negozi di abbigliamento, che rappresentano la parte prevalente del settore, -24,0% i negozi di calzature, -20,0% gli articoli sportivi, -8,1% le ferramenta, -17,3% i mobili, -11,6% le profumerie e -1,6% i fiorai. Nell’ambito alimentare calano i negozi di frutta e verdura (-11,5%), le macellerie (-23,0%), le pescherie (-2,9%) e le bevande (-22,7%).

In crescita, invece, i distributori di carburante (+5,2%), le farmacie (+16,0%), gli articoli medicali e ortopedici (+4,4%) e i prodotti per telefonia (+5,1%); nell’alimentare, gli altri prodotti alimentari (+24,6%). Stabili le tabaccherie.

Tra i negozi non specializzati risultano in calo (-9,6%) quelli non alimentari (grandi magazzini) mentre sono in aumento quelli alimentari (supermercati) (+6,3%). Flessione evidente, poi, anche per il commercio ambulante (-29,1%) mentre risulta in forte crescita il commercio al di fuori di negozi e mercati, trainato dall’e-commerce (+189,7%).

Riguardo al settore della Ristorazione, a fine dicembre 2023 in provincia di Rimini si contano 3.695 unità attive: 2.258 ristoranti e 1.437 bar.

Negli ultimi dieci anni si assiste ad un incremento degli esercizi della Ristorazione pari al 10,9% (+7,5% in Emilia-Romagna, +13,3% in Italia); nello specifico, la variazione positiva 2023-2013 è dovuta esclusivamente all’aumento del numero dei ristoranti (+26,9%) mentre calano i bar (-7,4%).

Fonte: Infocamere Movimprese-Stock View

Elaborazione: Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini a cura dell’Ufficio Informazione Economica

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