Home___primopianoA Villa Verucchio sfregiò il vicino per presunte bestemmie, condannato a 2 anni e 8 mesi

Un 32enne dovrà anche essere assegnato a una casa di cura e custodia (Rems) per un anno per un’attenuata capacità di intendere e volere


A Villa Verucchio sfregiò il vicino per presunte bestemmie, condannato a 2 anni e 8 mesi


22 Maggio 2024 / Redazione

Una lite tra vicini, scaturita da presunte frasi blasfeme, era degenerata in una violenta aggressione con l’uso di un coltello da cucina che aveva sfregiato al viso un 42enne. Per questo episodio, avvenuto il 20 gennaio 2023 a Villa Verucchio, un uomo di 32 anni è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione per deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso. L’imputato, difeso dall’avvocato Filippo Cocco, è stato giudicato con rito abbreviato. Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Rimini, Raffaele Deflorio, ha riconosciuto le attenuanti generiche e ha imposto, oltre alla pena detentiva, il pagamento delle spese processuali. La richiesta del pubblico ministero era stata di 3 anni e 8 mesi.

L’aggressore, seguito dai servizi sociali, dovrà anche essere assegnato a una casa di cura e custodia (Rems) per un anno, poiché uno psichiatra incaricato dalla Procura ha riscontrato in lui un’attenuata capacità di intendere e volere, alternando momenti di lucidità a episodi di confusione.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Villa Verucchio, il 32enne, infastidito dal vicino di casa, un 42enne padre di famiglia, secondo lui dopo le continue bestemmie lo aveva violentemente redarguito. La lite era rapidamente degenerata e il 32enne aveva afferrato un coltello da cucina, colpendo ripetutamente il vicino al viso, alla schiena e alle braccia, causando uno sfregio permanente al volto della vittima.

Il 42enne da parte ha sempre negato di aver pronunciato frasi blasfeme e si è costituito parte civile nel processo, rappresentato dall’avvocato Davide Grassi. Il giudice ha stabilito per la vittima una provvisionale immediatamente esecutiva di 10mila euro come risarcimento del danno. Le motivazioni della sentenza saranno rese note entro novanta giorni e non si esclude un possibile ricorso in Appello.